Omicidio Palazzo Pignano

L’ultimo saluto a Morena: “Bisogna combattere la violenza con la pace” FOTO

Questa mattina la chiesa di Gradella ha accolto amici e parenti della 49enne uccisa dal marito, ora in carcere a Cremona.

L’ultimo saluto a Morena: “Bisogna combattere la violenza con la pace” FOTO
Pubblicato:
Aggiornato:

Morena ha trovato la pace. Questa mattina, a Gradella, suo paese natale, la comunità si è stretta attorno alla famiglia per salutare un’ultima volta Morena Designati uccisa dal marito Eugenio Zanoncelli lo scorso 24 giugno.

LEGGI ANCHE:

Femminicidio a Palazzo Pignano, la testimonianza: “Non l’ha massacrata di botte”

Uccide la moglie, porta il figlio dal fratello e poi fugge: arrestato

Colpita a morte o vittima della caduta: solo l'autopsia potrà stabilirlo

"Combattere la violenza con la pace”

La parrocchiale di Gradella, gremita di amici e parenti, ha accolto la bara di Morena questa mattina per un ultimo saluto e la promessa di una pace che ora più nessuno potrà turbare.

A celebrare la cerimonia don Maurizio Bizzoni insieme al parroco di Palazzo Pignano, dove Morena viveva col marito e con il figlio, don Benedetto Tommaseo. A lei, 49 anni e una vita costellata di sofferenza, la promessa del Paradiso perché il suo Purgatorio lo ha già vissuto  in Terra.

Un Purgatorio che porta il nome del marito, Eugenio Zanoncelli, arrestato a Rivolta dopo una notte in fuga.

"Bisogna combattere la violenza con la pace – ha ribadito il sacerdote durante l’omelia – Morena ha sofferto fisicamente per la malattia, umanamente e moralmente. Ha sofferto per l’isolamento e ha sofferto per mano dell’uomo. Restiamo senza parole davanti a una tragedia più grande di noi”.

Una vita di sofferenza

Ma più si scava nel passato della coppia più emergono racconti e testimonianze, di parenti e amici, vicini di casa e colleghi, che parlano di pianti, lividi e di una vita in isolamento forzato.

A tirare i fili era solo quel marito-padrone che, alla fine, ha deciso anche per la sua vita. Morena, che negli ultimi anni era stata colpita anche da una malattia neurodegenerativa cercava di nascondere dietro al suo immancabile sorriso una vita di violenze, di soprusi che non era riuscita a denunciare.

Durante il funerale anche i compagni di classe del figlio 13enne, che non era presente alla funzione, hanno voluto rendere omaggio a Morena portando un mazzo di rose e un pensiero per il loro amico, poche parole, un “noi ci siamo”, che vale più di tutto.

“Ci hai insegnato tanto”

“Ciao Morena, non ci saremmo mai aspettati di salutarti così velocemente, ma sicuramente il tuo modo di vivere ci ha lasciato tanti insegnamenti che ci aiuteranno ad affrontare questo triste momento e ad andare avanti giorno per giorno. Sei sempre stata una persona discreta, silenziosa, a tratti “quasi invisibile” che ha trovato nel sorriso la forza di affrontare tutte le difficoltà che la vita ti ha riservato. Sarai sempre nei nostri cuori. La tua famiglia”.

WhatsApp-Image-2020-06-29-at-11.16.32
Foto 1 di 7
WhatsApp-Image-2020-06-29-at-11.16.47
Foto 2 di 7
WhatsApp-Image-2020-06-29-at-11.17.04
Foto 3 di 7
WhatsApp-Image-2020-06-29-at-11.17.04-1
Foto 4 di 7
WhatsApp-Image-2020-06-29-at-11.17.04-2
Foto 5 di 7
WhatsApp-Image-2020-06-29-at-11.17.05
Foto 6 di 7
WhatsApp-Image-2020-06-29-at-11.17.05-1
Foto 7 di 7

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali