Alla ricerca della verità

Morte Pamiro, i primi risultati degli accertamenti: la macchia sui sedili dell'auto non è sangue

Si tratterebbe di materiale biologico non appartenente al professore 44enne.

Morte Pamiro, i primi risultati degli accertamenti: la macchia sui sedili dell'auto non è sangue
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Morte Pamiro, i primi risultati degli accertamenti con il luminol: la macchia sui sedili dell'auto non è sangue e non appartiene al professore 44enne.

Morte Pamiro: la macchia sui sedili dell'auto non è sangue

Non si tratta di sangue ma di materiale biologico. Inoltre, quella macchia scura trovata sul sedile posteriore dell’auto di Mauro Pamiro e della moglie Debora Stella e passata all’esame del Luminol, dall’esame del Dna non appartiene neanche al professore 44enne, trovato privo di vita in un cantiere ai Sabbioni di Crema nel giugno di due anni fa.

E' questo il responso dei periti dopo le analisi effettuate dal biologo Pasquale Linarello e dal chimico forense Oscar Ghizzoni, incaricati dal gip, Giulia Masci, di effettuare nuove verifiche in medito all'indagine sulla morte di Pamiro. I periti torneranno nella casa del professore di informatica e della moglie, unica indagata (per atto dovuto) di omicidio volontario, nella giornata di lunedì 25 per verificare con il luminol alcuni ambienti dell'abitazione.  Tutti i risultati di questi ultimi accertamenti saranno poi illustrati in un incidente probatorio fissato per il 7 ottobre.

Indagine non archiviata

Le verifiche, come già detto, sono state disposte dal Gip del tribunale di Cremona, Giulia Masci che, al contrario di quanto richiesto inizialmente dalla Procura, ha deciso di non archiviare l'indagine aperta dopo il ritrovamento del cadavere dell'amato professore di informatica e appassionato musicista, avvenuto il 29 giugno 2020 in un cantiere in via don Primo Mazzolari a Crema.

Suicidio?

Secondo chi ha seguito le indagini, nella notte tra il 27 e il 28 giugno del 2020, Pamiro si arrampicò sull’impalcatura della palazzina in costruzione e, una volta raggiunto il tetto, prese la rincorsa  per lanciarsi nel vuoto. Suicidio quindi. Una tesi a cui i genitori del professore non hanno mai creduto.

Dubbi e misteri

Benchè siano passati due anni sono ancora tanti i misteri e i dubbi sulla morte di Mauro Pamiro. Le risultanze dell'autopsia effettuata sul corpo dell'insegnante 44enne hanno rilevato lesioni interne tali da causarne il decesso, compatibili con una caduta dall'alto di almeno sei metri.

C'è poi il buco sulla fronte. Accertato che non si tratta di un colpo di arma da fuoco, da cosa è stato causato? Si pensa ad un oggetto contundente come un punteruolo o un cacciavite. Ma se lo è procurato durante la caduta oppure prima?

Nel corso dell'inchiesta, inoltre, è spuntato anche un video dove, intorno alle 2 di notte si intravede la figura di Pamiro che cammina verso via Mazzolari, ma giunto all'incrocio fra le due strade l'insegnante non svolta verso il cantiere ma prosegue dritto.

Il Gip, quindi, su richiesta dei genitori, ha ordinato i nuovi accertamenti. Ora i primi risultati.

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