Nel giallo della morte di Sabrina spunta una roncola con sangue sull'impugnatura
E' ancora presto però per dire se possa essere l'arma con cui è stata uccisa la 39enne.
Nel giallo della morte di Sabrina spunta una roncola con sangue sull'impugnatura: ancora da accertare se possa essere l'arma con cui è stata uccisa la 39enne cremasca.
I resti nell'auto
A ormai due mesi dalla scomparsa di Sabrina Beccalli il giallo si arricchisce di nuovi particolari. Le analisi dei Ris di Parma sul materiale genetico, rinvenuto nell'auto bruciata della 39enne cremasca, hanno già fornito una certezza: quei resti ossei apparterrebbero proprio a Sabrina. O almeno, parte della dentatura ritrovata pare coincidere con quella della donna.
In particolare oltre alla clavicola, è stata trovata parte della emimandibola superiore del lato sinistro della bocca: tramite questa è stato possibile riscontrare un dente che corrisponde a quello di Sabrina, comparato ad una lastra panoramica dell'arcata dentaria della mamma cremasca effettuata anni fa. Manca solo l'esito del Dna per affermare con chiarezza che ad essere bruciato all'interno dell'auto è stato proprio il corpo di Sabrina e non di un cane come inizialmente ipotizzato.
La roncola
Nuovi elementi per risolvere il giallo arrivano anche dagli oggetti ritrovati nell'abitazione della ex di Alessandro Pasini, il 45enne indagato per l'uccisione di Sabrina. Tra i reperti sequestrati nella casa di via Porto Franco ci sarebbe anche una roncola, sulla cui impugnatura sarebbero state trovate tracce di sangue. Ancora da accertare se possa essere l'arma con cui è stata uccisa Sabrina.
Pasini si dichiara innocente
Alessandro Pasini, si dichiara innocente affermando di aver trovato la donna morta in bagno, con la faccia insanguinata, presumibilmente vittima di una overdose dopo un festino a base di droga. Preso dal panico, ha ammesso di averne poi bruciato il corpo all'interno della Panda della donna.
Luciano Garofano, consulente della Famiglia Beccalli, ha dichiarato che i risultati definitivi delle analisi di quanto repertato all'interno dell'abitazione di via Porto Franco sono attesi per settimana prossima. E chissà se finalmente si potrà mettere la parola fine a questa intricata vicenda.