A Cremona ancora morti sul lavoro: tre tragedie in un solo mese
Mario Andrini, Presidente ANMIL Cremona: "Morti assurde e inaccettabili".
ANMIL: a Cremona ancora morti sul lavoro assurde e inaccettabili. Tre tragedie in un solo mese.
A Cremona ancora morti sul lavoro: tre tragedie in un solo mese
È ancora una volta la provincia di Cremona a piangere per l’ennesima tragedia sul lavoro: dopo la morte del 45enne Alessandro Rosi nello stabilimento Arvedi di Cremona, lo scorso 9 agosto, altre due vittime in soli tre giorni.
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“Ogni morte sul lavoro è inaccettabile quanto assurda ma piangerne addirittura due in meno di una settimana diventa, per noi vittime del lavoro, un’intollerabile offesa alla dignità umana”.
È questo il commento commosso del Presidente territoriale dell’ANMIL di Cremona, Mario Andrini dopo aver appreso il decesso questa mattina di un uomo di 45 anni precipitato in un capannone da un'altezza di circa sette metri. Mentre lunedì Enrico Ripamonti, agricoltore di 68 anni, ha perso la vita colpito da un tubo di raffreddamento di un trattore.
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“Nella nostra regione – sottolinea Andrini – secondo gli ultimi dati INAIL, nei primi sei mesi del 2019, sebbene si sia verificata rispetto allo stesso periodo del 2018 una lieve diminuzione degli infortuni totali denunciati, passando da 62.166 a 61.780, quelli mortali sono aumentati da 69 a 72 casi, in linea con l’incremento registrato a livello nazionale del 2,8%”.
“È del tutto evidente – ha proseguito Andrini – che ci troviamo di fronte ad una situazione che è divenuta ormai intollerabile e indegna di un Paese civile. Per questo chiediamo con forza alle istituzioni che si provveda, con la massima urgenza, all’investimento di adeguate risorse per la diffusione della cultura della sicurezza attraverso un percorso organico ed efficace di informazione e di formazione, a cominciare già dai banchi di scuola, rivolgendosi cioè a quegli studenti che saranno i lavoratori e gli imprenditori di domani. Nel Rapporto presentato recentemente dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro relativo al primo semestre 2019, risulta purtroppo che il numero delle ispezioni effettuate in azienda è diminuito del 9% rispetto allo stesso periodo del 2018”.
“Oggi per noi continua ad essere un momento di lutto e siamo vicini ai familiari delle vittime di cui comprendiamo pienamente il dolore per averlo vissuto sulla nostra pelle – conclude il Presidente dell’ANMIL di Cremona – ed è per questo che offriamo il nostro pieno sostegno affinché nessuna delle famiglie si senta lasciata sola”.