Truffato da una falsa "Dua Lipa", si toglie la vita: identificato il corpo ritrovato nell’Adda a giugno
E' di Gianfranco Bonzi il corpo ritrovato a Crotta d’Adda: era scomparso 4 mesi fa dopo una truffa amorosa
E' stato identificato il corpo ritrovato nel fiume Adda a Crotta d'Adda lo scorso mese di giugno: si tratta di Gianfranco Bonzi, 59enne scomparso da Milano il 23 marzo.
Identificato il corpo ritrovato a Crotta d'Adda
È stato identificato il corpo ritrovato privo di vita nel fiume Adda a Crotta d'Adda, poco più di un mese fa: si tratta di Gianfranco Bonzi, il custode scomparso lo scorso 23 marzo dalla città di Milano. A confermare l'identità del defunto è stato il figlio, Luca Bonzi, che ha espresso il suo dolore e la sua commozione con un post sui social media:
“Mi sento sereno e distrutto! Riposa in pace papà, non importa cosa hai fatto.”
L'annuncio sui social
Gianfranco Bonzi, 59 anni, aveva lasciato un messaggio preoccupante sui social poco prima della sua scomparsa. In un post su un gruppo Facebook, l’uomo aveva rivelato la sua intenzione di suicidarsi a causa di una pesante delusione amorosa:
“Questo mio ultimo post che pubblico è anche una delle ultime azioni della mia vita. La causa, una delusione amorosa che non sono riuscito a reggere. Buona continuazione, Gianfranco.”
Vittima di una truffa amorosa
L'ipotesi della Procura di Milano è che Bonzi sia caduto vittima di una truffa amorosa orchestrata tramite un falso profilo sui social media. Il profilo, spacciandosi per la popolare cantante britannica, ma di origini albanesi, Dua Lipa, avrebbe ingannato Bonzi, il quale, scoprendo la verità, e sopraffatto da un senso di vergogna e disperazione, si sarebbe poi tolto la vita.
La Procura sta attualmente indagando sull'accaduto per determinare se ci siano responsabilità legali nell'istigazione al suicidio di Gianfranco Bonzi. Sembra inoltre che il falso profilo lo abbia anche coinvolto in un falso investimento in bitcoin.
Il ritrovamento del corpo
Il corpo dell'uomo come già detto, era stato ritrovato lo scorso 22 giugno a Crotta d'Adda. Alcuni pescatori che si erano recati presso la cascina Le Gerre, avevano avvistato un cadavere sulla riva del Fiume Adda e avevano lanciato l'allarme. Il corpo era stato poi recuperato dai Vigili del Fuoco. Ora, dopo poco più di un mese, l'identificazione grazie al Dna.
L’inchiesta continua. Sul caso indagano i carabinieri di Cremona.