Truffa dello specchietto: 34enne "sequestrato" e portato a prelevare al Bancomat

Rintracciati e arrestati i due malviventi: si tratta di un 28enne e di un 32enne.

Truffa dello specchietto: 34enne "sequestrato" e portato a prelevare al Bancomat
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Truffa dello specchietto: 34enne "sequestrato" e portato a prelevare al Bancomat. In manette sono finiti un 28enne e un 32enne.

Truffa dello specchietto

Al termine di una articolata attività di indagine, i Carabinieri della stazione di Orzinuovi hanno trasferito in carcere (grazie a un’ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Cremona) due pregiudicati di 32 e 28 anni, indagati per tentata truffa aggravata e rapina aggravata.  Il provvedimento restrittivo si riferisce a fatti avvenuti il febbraio scorso, ai danni di un 34 anne. Come riporta BresciaSettegiorni.it, la sera del 22 febbraio scorso, il 34enne, stava circolando in città a bordo della sua auto, quando improvvisamente è stato fermato da due uomini che hanno cercato di mettere in atto la truffa dello specchietto. I due hanno affermato di essere stati urtati durante un sorpasso dal 34enne e hanno iniziato a chiedergli insistentemente denaro.

Il sequestro

La situazione è degenerata fino ad arrivare al sequestro del 34enne, che è stato costretto a salire sulla “loro” auto, una Renault Modus, fino ad arrivare a un bancomat di Soncino, dove gli hanno chiesto più volte di prelevare. La vittima però non si è arresa e ha sbagliato apposta e più volte il codice, fino a far scattare il blocco della carta. I malviventi però, sono riusciti a strappargli i 30 euro che aveva nel portafogli e sono fuggiti abbandonandolo a Soncino. La vittima è riuscita a contattare subito le Forze dell’Ordine, che hanno iniziato a cercare l’auto, risultata poi appartenere ad una persona estranea ai fatti. I due malviventi sono stati rintracciati pochi giorni dopo e riconosciuti.

Pregiudicati

Si tratta di due pregiudicati per fatti specifici indagati da molte procure e ancora in attesa di giudizio. I numerosi elementi raccolti nel corso dell’indagine condotta dai militari di Orzinuovi hanno permesso l’emissione della massima misura restrittiva eseguita a fine giugno e per i due si sono aperte le porte del carcere. Mentre il 32enne è rimasto in cella, al 28enne  sono stati concessi i domiciliari.

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