Cremona

Rapina al terminal dei bus: due minori già arrestati, ora presi gli altri due autori

Si tratta di un 19enne posto agli arresti domiciliari e di un altro minorenne sottoposto all'obbligo alla permanenza in casa

Rapina al terminal dei bus: due minori già arrestati, ora presi gli altri due autori
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I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona hanno arrestato un maggiorenne e sottoposto all’obbligo della permanenza in casa un minore, entrambi ritenuti autori di una tentata rapina avvenuta il 1° ottobre insieme ad altri due minori che erano stati arrestati in flagranza.

Arrestato 19enne, minorenne sottoposto alla permanenza in casa

I giorni scorsi i militari della Sezione Radiomobile di Cremona hanno arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari un 19enne, pregiudicato e già sottoposto alla misura dell’avviso orale, e sottoposto alla misura cautelare della permanenza in casa un minorenne, entrambi ritenuti autori di una rapina avvenuta sabato 1° ottobre scorso quando altri due minori erano stati rapidamente individuati e arrestati in flagranza sempre dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cremona subito dopo avere tentato di rapinare il marsupio a un giovane che si trovava nel terminal degli autobus di via Dante.

Il tentativo di furto

Quel giorno la vittima, arrivata in treno da un’altra provincia insieme a un amico, si è incontrato all’esterno della stazione ferroviaria con due ragazze del posto. Poi sono andati tutti insieme nel piazzale delle Tranvie di Cremona e si sono seduti a chiacchierare sulle scale che portano ai parcheggi del piano superiore.

Verso le 12.20 è arrivato un ragazzo in sella a una bici che gli ha chiesto perché lo guardasse, minacciandolo di morte. Questo ragazzo è poi andato via per tornare poco dopo con altri tre amici. Mentre il primo giovane faceva da palo, gli altri tre si sono avvicinati minacciosi chiedendogli il marsupio dove aveva portafogli e telefono. Uno lo ho spinto e strattonato più volte, prendendolo per la maglia nel tentativo di sganciargli il marsupio e sottrarglielo, mentre gli altri due lo hanno minacciato e gli hanno consigliato di consegnarlo per non avere guai.

Due baby ladri già arrestati

La vittima è riuscita a trattenere il marsupio e i quattro si sono allontanati. Un’amica della vittima ha chiamato le forze dell’ordine e una pattuglia della Sezione Radiomobile è arrivata sul posto e ha raccolto la descrizione degli autori. Le ricerche hanno consentite di individuare immediatamente uno di loro in via della Vecchia Dogana, mentre un altro è stato individuato poco dopo nei pressi dello stadio.

Accompagnati in caserma, la vittima e i suoi amici hanno denunciato quanto accaduto fornendo precisi particolari sulle singole condotte dei quattro presunti autori del fatto. I due giovani subito fermati dai militari della Radiomobile erano stati arrestati per la tentata rapina e accompagnati presso una comunità per minori della provincia di Brescia.

Le indagini

Poi sono iniziate le indagini per individuare gli altri due giovani che avrebbero partecipato all’aggressione. I militari hanno acquisito le immagini degli impianti di videosorveglianza del piazzale e hanno acquisito le foto relative agli altri due autori del fatto. Grazie a precedenti controlli sul territorio sono riusciti a dare un nome ad entrambi, risalendo al 19enne e al minorenne. Hanno sottoposto le vittime a individuazione fotografica e queste hanno tutte riconosciuto i due come gli altri autori del fatto che quel giorno erano riusciti a scappare.

La loro condotta è stata giudicata violenta, spregiudicata e programmata, tenuto conto che si è avvicinato uno solo per primo per testare la reazione dei giovani, poi si sono radunati in gruppo e, mentre uno che faceva da palo per controllare la zona, gli altri hanno intimidito e accerchiato le vittime, usando minacce e violenza per ostacolare le azioni difensive delle parti lese.

Per questi motivi i giudici hanno emesso le misure cautelari nei loro confronti. I due sono stati raggiunti dai militari della Radiomobile presso le loro abitazioni e rispettivamente sottoposti agli arresti domiciliari e alla permanenza in casa.

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