Oggi zona arancione, poi due giorni di zona rossa... ma cosa accadrà dal 7 gennaio?
Le ipotesi al vaglio dopo il Decreto Natale.
Oggi a Cremona, così come nel resto del Paese scatta una mini finestra di zona arancione. Negozi aperti quindi e spostamenti nel proprio Comune consenti senza limitazione. Attenzione però: è possibile spostarsi fuori dal proprio Comune se la popolazione non supera i 5.000 abitanti, percorrendo una distanza “non superiore a 30 chilometri dai relativi comuni”: ma resta vietato recarsi nel capoluogo di provincia. (Leggi qui nel dettaglio cosa è consentito fare e cosa invece resta vietato). Domani, martedì 5 gennaio 2021 e dopodomani, mercoledì 6 gennaio 2021, saranno gli ultimi due giorni di zona rossa così come previsto dal decreto Natale. E poi?
Cosa ci aspetta dal 7 gennaio?
Chi pensava che dal 7 gennaio 2021 si tornasse al vecchio sistema a zone, con magari tutta l’Italia in “giallo”, resterà deluso. Il governo Conte, come riporta Prima Lecco, sta studiando un provvedimento che proroghi le restrizioni tra il 7 e il 15 gennaio, la data in cui scadranno rispettivamente il decreto 172/2020 e il 158/2020 con il Dpcm 3 dicembre. Si tratta di una delle ipotesi discussa nell’incontro tra il presidente del Consiglio e i capidelegazione della maggioranza che sostiene l’esecutivo. Non si esclude che tale provvedimento contenga misure che saranno applicate a livello nazionale, superando il sistema delle zone. Il provvedimento potrebbe essere un decreto ministeriale o un’ordinanza del ministero della Salute, oppure un altro decreto legge come quello che ha portato alle restrizioni di Natale.
I rumors. La mattina di domenica 3 gennaio 2021 si era ipotizzata la possibilità di varare una zona gialla rinforzata in tutta Italia con zona rossa o arancione nel week-end. Ovvero dal lunedì al venerdì mantenere le restrizioni della zona gialla e poi chiudere tutto il sabato e la domenica, mantenendo a seconda delle opzioni la possibilità di spostarsi all’interno dei comuni e i negozi (tranne bar e ristoranti) aperti negli ultimi due giorni della settimana. La scuola, come già comunicato, ripartirà dal 7 con il 50% di didattica in presenza.
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L’ipotesi alternativa. Si potrebbe anche arrivare a decretare la zona rossa o arancione in alcune regioni: le candidate sono quelle con l’indice di contagio Rt più alto, ovvero Veneto, Liguria e Calabria, seguite da Lombardia, Puglia e Basilicata. L’ipotesi di cambiare i parametri di riferimento per dichiarare le aree gialla, arancione e rossa, ventilata nei giorni scorsi, richiederebbe invece tempo e troverebbe in ogni caso l’opposizione delle Regioni.
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