Morta nello scontro con un treno, la famiglia della 34enne cremonese rifiuta lo stop alle indagini
La donna stava attraversando un passaggio a livello con la sua auto quando è stata travolta e uccisa dal convoglio
Per i parenti la sbarra del passaggio a livello era alzata al momento dell'arrivo della vittima a causa di un guasto ai quadri elettrici ma la procura rifiuta questa teoria.
La chiusura delle indagini
Nei primi giorni di marzo 2023, la Procura di Lodi aveva richiesto l'archiviazione del caso Elisa Conzadori attribuendo la tragica morte ad una manovra avventata della donna. Immediatamente dopo aver preso questa decisione, i legali della famiglia si sono attivati per opporsi categoricamente alla chiusura delle indagini.
È stata infatti presentata negli ultimi giorni l’opposizione alla richiesta di archiviazione relativa alle indagini per la morte della 34enne di Pizzighettone. Nei primi mesi dopo l'incidente erano in tre persone ad essere indagate dalla procura. Si trattava degli operai di Rfi, rete ferroviaria italiana, che si occupano della manutenzione del passaggio a livello e che giusto alcuni giorni prima avevano lavorato ai quadri elettrici delle sbarre.
I legali accusavano i lavoratori di essere responsabili di un malfunzionamento dell'impianto ma la Procura, dopo aver indagato, aveva rifiutato questa teoria declinando un coinvolgimento di Rfi nei fatti. Gli inquirenti hanno poco dopo determinato che la causa dell'incidente è stata una manovra avventata compiuta dalla vittima.
La teoria della famiglia
Era il giorno di Ferragosto del 2020 quando Elisa Conzadori, 34enne di Pizzighettone, stava rincasando dopo aver concluso il suo turno di lavoro come cassiera al supermercato Famila di Codogno. Una volta giunta all'altezza di Maleo, nel Lodigiano, la donna ha attraversato il passaggio a livello.
Il passaggio a livello di Maleo
Mentre passava, un treno in arrivo ha travolto completamente l'auto della 34enne che è morta a causa del forte impatto. Per la Procura la responsabile è la vittima che avrebbe messo in atto una manovra rischiosa ma secondo la famiglia ed i suoi legali la sbarra non era abbassata al momento del passaggio di Elisa.
Secondo questa tesi, ci sarebbe stato un errore nei quadri elettrici che avrebbe bloccato il normale funzionamento della sbarra. La teoria avrebbe trovato conferma anche da due automobilisti che erano fermi in coda sul lato opposto. I due hanno raccontato che la sbarra si era abbassata e poi rialzata, c'era qualcosa che non andava.