Dopo il nubifragio del 4 luglio è cominciata la prima conta dei danni
Tutti gli ingenti danni e gli interventi effettuati saranno comunicati a Regione Lombardia in modo che possa essere riconosciuto lo stato di calamità.
Primo bilancio dei danni e degli interventi a seguito del nubifragio del 4 luglio che ha colpito la città di Cremona.
Nubifragio 4 luglio: primo bilancio dei danni e degli interventi
Lo scorso 4 luglio Cremona è stata investita da una fortissima perturbazione che ha lasciato alle sua spalle moltissimi danni sia alle proprietà private che a quelle pubbliche, edifici del patrimonio ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), alcuni edifici scolastici, il Civico Cimitero e, in particolare, al patrimonio arboreo.
Gli alberi divelti dal forte vento e i numerosi rami spezzati hanno provocato notevoli disagi in città senza però causare, fortunatamente, lesioni alle persone, ma solo spavento e danni.
La stima dei danni
In questi giorni, ripristinata immediatamente la viabilità nelle aree più critiche, è iniziata la stima dei danni presenti in tutti i quartieri, con prevalenza in quelle aree con più alberi, come il Parco al Po, il quartiere Po, il quartiere Castello ed il Civico Cimitero.
Per quanto riguarda il patrimonio arboreo sono stati individuati 85 punti di intervento. In 68 di questi è necessario rimuovere rami, fusti e ceppaie danneggiati, nei restanti 17 si è dovuto intervenire per mettere in sicurezza le aree colpite dal forte vento. E’ stato messo in sicurezza il 90% delle aree a rischio, mentre per quanto riguarda la rimozione del materiale legnoso si è giunti sino ad ora al 50%. I lavori continuano e procedono celermente.
Molti danni sono stati riscontrati sugli edifici che ospitano le scuole per l’infanzia Villetta, Agazzi e Martiri della Libertà, nonché gli asili nido Navaroli e Lancetti. Danni sono stati rilevati anche sugli edifici delle primarie Don Primo Mazzolari, Miglioli e Monteverdi e sulla secondaria di primo grado Virgilio.
Anche gli impianti sportivi non sono stati risparmiati. Diversi tratti di copertura del Bocciodromo sono stati divelti, alcune piante hanno distrutto parte di una recinzione, un box e parte di un impianto di illuminazione nei pressi della piscina comunale e del vicino skate park. I danni subiti dal tetto della palestra di scherma nel piazzale Croce Rossa hanno causato infiltrazioni di acqua. Anche le coperture del PalaRadi sono state compromesse.
In ben 15 edifici ERP è stato necessario intervenire sulle coperture di tetti e per coppi pericolanti. Anche le sedi istituzionali sono state danneggiate tra coppi divelti, vetri rotti ed infiltrazioni: Palazzo Comunale, Loggia dei Militi, Teatro Ponchielli, Santa Maria della Pietà, Comando della Polizia Locale, Museo del Cambonino e Palazzo Magio.
Nel quartiere Po sono evidenti i danni al cancello carrabile del Parco Ugo Tognazzi nell’ex area Frazzi, mentre il parapetto del ponte sul Morbasco è stato frantumato.
Messo in sicurezza il Cimitero
La scorsa settimana le squadre sono intervenute per mettere in sicurezza il Civico Cimitero dove sono stati registrati danni ad alcune sculture marmoree, busti in bronzo e cippi di marmo e dove il forte vento ha rimosso alcune coperture in metallo presso le "cappelle patrizie" (fronte campo 2) e al gruppo B del chiostro multipiano.
Per poter intervenire con mezzi adeguati si è dovuto chiudere l'accesso al pubblico della pista ciclistica Alfio Ferrari e Silvio Pedroni, del giardino di largo Paolo Sarpi e dell'area giochi del parco Maffo Vialli.
In queste ore i tecnici stanno ancora facendo sopralluoghi, soprattutto nelle aree poco frequentate, ai limiti delle aree urbane, per poter garantire la massima sicurezza, ma la stima dei danni già ora è ingente.
Stato di calamità
Tutti gli ingenti danni e gli interventi effettuati saranno comunicati a Regione Lombardia in modo che possa essere riconosciuto lo stato di calamità, in modo che la città abbia il sostegno economico adeguato per coprire le grandi spese sostenute per gli interventi eseguiti e per quelli in corso.