Giornata Mondiale Parkinson, a Cremona l'ambulatorio riprende l'attività a pieno ritmo
Dopo la prematura scomparsa del Responsabile dell’Ambulatorio, il dottor Luciano Abruzzi, nominate due neurologhe di riferimento, Valeria De Giuli e Valentina Puglisi.
25 novembre 2021 - Giornata mondiale del Parkinson: all'ospedale di Cremona l'ambulatorio dedicato ha ripreso a pieno ritmo. Dopo la prematura scomparsa del Responsabile dell’Ambulatorio, il dottor Luciano Abruzzi, nominate due neurologhe di riferimento, Valeria De Giuli e Valentina Puglisi: «intendiamo ricostruire un rapporto solido con pazienti e famiglie del territorio cremonese».
Giornata Mondiale Parkinson, a Cremona l'ambulatorio riprende a pieno ritmo
Dopo i mesi difficili della Pandemia, dall’inizio del 2021, l’ambulatorio per la malattia di Parkinson dell’Ospedale di Cremona ha ripreso l’attività a pieno ritmo. Due sono le neurologhe di riferimento: Valeria De Giuli e Valentina Puglisi, che affermano «il nostro intento è quello di ricostruire un rapporto solido con pazienti e famiglie del territorio cremonese, dopo la perdita del dottor Abruzzi, e assicurare una risposta tempestiva alle necessità dei pazienti».
Approccio al paziente e percorso di cura, quali sono le proposte dell’ambulatorio del Parkinson?
«Il nostro ambulatorio offre un supporto clinico-terapeutico e rappresenta un punto di riferimento e sostegno per pazienti e familiari in ogni fase della malattia, dall’esordio fino alle fasi più avanzate. Il Parkinson è una malattia la cui causa è ancora non curabile, anche se i sintomi sono trattabili con numerose ed efficaci strategie terapeutiche.
È una patologia degenerativa, parola che spaventa perché indica una condizione permanente ed evolutiva. In questa fase i sentimenti del paziente sono ambivalenti. Prevalgono il timore di non riuscire a gestire la malattia, di non essere accettati dagli altri, di non sapere cosa accadrà. Quali saranno le implicazioni sulla vita privata, sociale o rispetto al lavoro? Incognite legittime, da affrontare attraverso un percorso di conoscenza e consapevolezza che ha bisogno di tempo, assieme al neurologo di riferimento».
Poi ci sono i pazienti che convivono da molti anni con la malattia.
«Sì, e questi pazienti sono interessati da un “corredo” sintomatologico motorio, ma anche emotivo e neuropsicologico. Il nostro compito oltre che curare al meglio con i farmaci è anche quello di aiutare queste persone e il loro famigliari ad affrontare la malattia in tutte le sue sfumature. In tal senso un importante sostegno arriva anche dalla rete territoriale rappresentata da infermieri, fisioterapisti e medici di base che consentono un approccio a 360 gradi al paziente con malattia di Parkinson».
Quali sono le novità dell’ambulatorio?
«Dai primi mesi del 2021, noi neurologhe possiamo prescrivere direttamente il trattamento fisioterapico, evitando ulteriori passaggi con altri specialisti. Questo fa sì che il paziente possa guadagnare tempo prezioso, facilitando l’accesso alle cure».
Come si accede all’ambulatorio?
«Attraverso la prenotazione, telefonando al numero 0372 070040 (Centralino Unico Aziendale, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16). Prima di effettuare la visita, il paziente viene sottoposto ad apposita check list per individuare eventuale sintomatologia da COVID-19. Questo è indispensabile per tutelare la sicurezza di pazienti e operatori».