"Decisione strampalata"

Dpcm Natale: "Divieto mobilità tra Comuni decisione priva di senso ed equità"

"Obbligando gli anziani a rimanere soli il giorno di Natale e i ristoranti aperti ma senza clienti e senza ristori".

Dpcm Natale: "Divieto mobilità tra Comuni decisione priva di senso ed equità"
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Dpcm Natale, assessore regionale Sertori e vicepresidente Anci Ghilardi: "Divieto di mobilità tra Comuni è decisione strampalata".

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DPCM Natale: "Divieto mobilità tra Comuni decisione priva di senso ed equità"

"Totalmente priva di buonsenso e di equità". Così, in una Nota congiunta, l'assessore della Regione Lombardia agli Enti locali e piccoli Comuni, Massimo Sertori, e il vicepresidente di ANCI Lombardia, Giacomo Ghilardi, commentano la decisione che prevede il divieto di spostamento fuori dal proprio Comune nel periodo natalizio "obbligando - spiegano Sertori e Ghilardi - gli anziani a rimanere soli il giorno di Natale e i ristoranti aperti ma senza clienti e senza ristori".

 "Il perimetro definito in modo amministrativo - proseguono Sertori e Ghilardi - creerà una condizione profondamente diversa tra la circolazione nelle grandi città rispetto ai piccoli Comuni, con tutto ciò che consegue. È quindi normale che la popolazione non accetti regole così 'strampalate', peraltro impossibili da far rispettare".

Conciliare il rigore al vivere comune

"L'arma più efficace per il contenimento del virus a disposizione di chi ha responsabilità di governo - continuano l'assessore Sertori e il vicepresidente Ghilardi - rimane quella di evitare gli assembramenti, ma tale arma deve essere utilizzata con equilibrio e attraverso provvedimenti che riescano a conciliare il rigore al vivere comune".

"Le restrizioni previste per esercizi quali ristoranti, hotel, come l'assurda soluzione del 'cenone di Capodanno' in camera negli alberghi - rimarcano Sertori e Ghilardi - rendono le attività ingestibili e sono certamente deficitarie anche dal punto di vista economico: oltre alla beffa dei mancati ristori, in queste ore fioccano già le disdette da parte dei clienti".

"Anche noi - concludono l'assessore regionale e il vicepresidente di ANCI Lombardia - pretendiamo rigore, perché la priorità è la salute dei cittadini, ma contemperati all'introduzione di provvedimenti basati sul buonsenso".

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