Tragico incendio, donna ustionata e famiglia senza casa: parte la rete di solidarietà
In molti gruppi social dei Comuni vicini è stato diffuso un messaggio per promuovere una raccolta fondi.
Hanno perso tutto. Un incendio ha distrutto la loro abitazione e li ha lasciati senza più nulla. E’ successo lo scorso 19 dicembre in via Manzoni a Ripalta Cremasca, nell’abitazione del carabiniere Stefano Corti che viveva nel complesso di villette a schiera con la moglie e i tre figli di cui uno disabile. Nel rogo la donna ha riportato ustioni di secondo grado e solo grazie alla prontezza di riflessi del marito è stato evitato il peggio. E’ già partita, intanto, la rete di solidarietà per aiutare la famiglia Corti.
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Incendio in via Manzoni
Un incidente domestico che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. E’ ciò che è accaduto lo scorso 19 dicembre. Erano circa le 12.30 quando, da una prima ricostruzione, la padrona di casa sarebbe inciampata mentre teneva in mano una bottiglia d’alcol e il liquido sarebbe finito sul fornello acceso. Da lì si sarebbe poi sprigionata una fiammata che ha colpito in pieno i vestiti della donna che hanno subito preso fuoco.
Salvata dal marito
In quel momento, insieme alla donna, in casa c’erano il marito, i tre figli (uno dei quali disabile) e la fidanzata di uno di loro. E’ stato l’uomo, con grande prontezza di riflessi, a strapparle i vestiti di dosso e ad evitare conseguenze più gravi. Poi sono usciti tutti dall’abitazione mentre sul posto arrivavano i vigili del Fuoco e i sanitari del 118. La donna è stata trasportata all’ospedale Niguarda di Milano dove si trova ancora ricoverata nel reparto di Rianimazione a causa delle ustioni di secondo grado sul corpo. Il marito, invece, si trova ricoverato a Crema. Trasportato in ospedale anche il figlio disabile solo per controlli. Illesi gli altri presenti. L’abitazione, completamente avvolta dalle fiamme, è stata però dichiarata inagibile.
La rete di solidarietà
Una famiglia in difficoltà per la quale è scattata immediatamente una rete di solidarietà. Il Comune di Ripalta Cremasca ha diramato un appello per recuperare beni di prima necessità da destinare alla famiglia e si è attivata per individuare un alloggio temporaneo per la famiglia Corti. Sui social, invece, un messaggio è circolato nei gruppi dei Comuni più vicini. A diffonderlo sono stati alcuni colleghi di Corti che hanno chiesto un piccolo aiuto per sostenere la famiglia.
“La famiglia di Stefano Corti, amico e grande collega, è stata colpita da una grande disgrazia. A seguito di un incendio dell’abitazione hanno perso tutto. I figli stanno bene e sono ospitati dai parenti, uno di essi, colpito dalla nascita da un grave malattia, è in ospedale accudito brillantemente dallo staff medico. Il collega è ricoverato a Crema per le ustioni riportate mentre la moglie è in rianimazione al Niguarda di Milano. Visto che hanno bisogno di tutto e visto che il nostro compito è “tornare tutti insieme” forniamo Iban bancario intestato al figlio:
Corti Marco IT 87R 08441 56840 0000000 43371 BCC di Caravaggio con sede a Crema Causale solidale alla famiglia CORTI”.
Nei primi giorni in molti hanno pensato si trattasse di una truffa, ma l’appello è stato confermato e condiviso anche da sim.carabinieri.it
(Foto di copertina: il complesso di villette di via Manzoni)