CRONACA

Al culmine di una violenta lite, aggredisce il padre e l'anziana nonna

Arrestato per maltrattamenti in famiglia: il giudice dispone il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento alle vittime

Al culmine di una violenta lite, aggredisce il padre e l'anziana nonna
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Picchia il padre e l'anziana nonna, arrestato a Romanengo per maltrattamenti in famiglia: il giudice dispone il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento alle vittime.

Maltrattamenti in famiglia

Nel pomeriggio di venerdì 7 giugno 2025, un uomo con precedenti di polizia è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Romanengo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. L’allarme è scattato intorno alle 17.30, quando la centrale operativa dei Carabinieri di Crema ha ricevuto una segnalazione urgente che denunciava una lite furiosa all’interno di un’abitazione.

L'arrivo dei carabinieri

Sul posto, a Soncino, sono intervenuti con prontezza i militari di Romanengo, supportati da una pattuglia del Radiomobile di Crema. Giunti nella via indicata, hanno notato un uomo che, alla vista delle divise, è risalito in fretta su una bicicletta per poi rientrare velocemente in casa. All’esterno dell’abitazione si trovavano due persone: il padre dell’uomo e una parente, entrambi visibilmente scossi.

Aggredisce il padre e la nonna

Il padre ha raccontato ai Carabinieri che, in preda ai fumi dell’alcol, il figlio lo aveva aggredito al culmine dell’ennesima discussione. A preoccupare ulteriormente i presenti, la presenza in casa dell’anziana madre dell’aggressore, anch’ella vittima di precedenti episodi di violenza. I militari sono entrati e hanno trovato la donna in forte stato di shock, dolorante e spaventata: ha riferito di essere stata strattonata e fatta cadere a terra dal nipote.

L’arresto

L’uomo è stato individuato in una camera da letto, in evidente stato di alterazione, e bloccato con non poche difficoltà. Nel frattempo, sono stati chiamati i soccorsi per medicare padre e nonna, entrambi feriti durante l’aggressione. Le due vittime hanno poi sporto denuncia, riferendo che le violenze erano ormai diventate frequenti e sempre più gravi, tanto da temere per la propria incolumità.

Portato in carcere

Dopo un passaggio al pronto soccorso di Crema per accertamenti legati al suo stato psicofisico, l’uomo è stato condotto in caserma e dichiarato in arresto. Successivamente è stato trasferito presso il carcere di Cremona. Lunedì 10 giugno 2025, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la sua scarcerazione, applicando però il divieto di avvicinamento alle vittime e imponendo l’uso del braccialetto elettronico per monitorarne i movimenti.

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