All'Adafa di Cremona la mostra personale di Antonella Giapponesi Tarenghi
Nell'opere dell'artista di Soresina spiccano gli occhi che sono lo specchio dell'anima e determinano una prossimità affettiva con il fruitore
La mostra è visitabile gratuitamente fino al 30 maggio da martedì a domenica dalle ore 17 alle 19.
Da giovedì 18 maggio
Sarà inaugurata giovedì 18 maggio alle ore 17.30 presso la sede dell’Adafa in via Palestro 32 a Cremona la mostra personale di Antonella Giapponesi Tarenghi. La rassegna sarà introdotta da Giusy Asnicar e da un preludio poetico di Manuela Copercini e presentata da Simone Fappanni.
Nata a Soresina, l’artista vive a Rovato. Dopo anni di studi alla figura, avvertendo in essa un senso di limitatezza, per una maggior libertà esecutiva ha deciso di intraprendere nuove sperimentazioni abbracciando l’astrattismo. Nasce così il periodo astratto geometrico in cui i diversi progetti hanno preso parte a importanti eventi.
Giapponesi Tarenghi è stata per tre volte alla Triennale di Arti visive a Roma, alla 57° Biennale di Venezia, ospite del Padiglione Guatemala e alla mostra dei soci del Museo della Permanente di Milano. Gli ultimi anni hanno spinto l'artista a riscoprire la nostra umanità fragile e semplice e ha voluto rivedere la vita e le emozioni negli occhi delle persone.
Ventisette opere esposte
"Nelle ventisette opere esposte a Casa Sperlari – aggiunge Fappanni – emerge l’estro e la creatività di un’artista capace di emozionare attraverso una ritrattistica in cui emerge un attento quanto perspicace studio introspettivo, sempre rispettoso del soggetto. Spiccano, in questo senso gli occhi, vero specchio dell’anima come dicevano gli antichi."
Come sottolinea la stessa artista, nel nostro cammino incrociamo ogni giorno diverse persone e a volte ci scambiamo sguardi, anche senza rendercene conto. Essi dicono molto di noi, ci smascherano quando siamo tristi, arrabbiati, innamorati, preoccupati o stanchi. La mostra è visitabile gratuitamente fino al 30 maggio da martedì a domenica dalle ore 17 alle 19.