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Vanoli Cremona, vittoria storica a Bologna ma Anigbogu ancora in difficoltà

La squadra esulta per il successo, mentre il pivot americano fatica a trovare continuità e punti

Vanoli Cremona, vittoria storica a Bologna ma Anigbogu ancora in difficoltà

La Vanoli Cremona ottiene un’importante vittoria al PalaDozza, ma Christopher Ike Anigbogu fatica a incidere sia in attacco che in difesa. La pazienza e il lavoro in palestra saranno fondamentali per il suo rilancio.

Vanoli Cremona

L’imprevista quanto meritata e netta vittoria ottenuta lunedì scorso a Bologna nel mitico PalaDozza, contro i campioni d’Italia ha dato grande carica ed entusiasmo a tutto l’ambiente Vanoli dai giocatori, allo staff tecnico ai dirigenti e tifosi. Vittoria di squadra, frutto di  determinazione e caparbietà, di buona tenuta fisica e  lucidità.

Christopher Ike Anigbogu

Tuttavia c’è il neo della prestazione di Christopher Ike Anigbogu. Il possente pivot statunitense è rimasto a bocca asciutta in fatto di score e si è presto caricato di falli, costringendo coach Brotto a tenerlo a lungo in panchina. Lui che dovrebbe essere lo spauracchio per tutti nella protezione del suo canestro e il fulcro della manovra offensiva, oltre al “cattura-rimbalzi” principe.

Nelle prime tre giornate di campionato Anigbogu ha giocato per 40 minuti con 1 su 7 da due punti, 6 rimbalzi offensivi e quattro difensivi, sei palloni persi. -19 di valutazione totale. Davvero un po’ pochino. E’ un classe 1998 pertanto non poi così giovane. Coach Brotto e i suoi collaboratori hanno scelto Anigbogu, per le sue caratteristiche, un “centro”  diverso rispetto agli anni scorsi.Un  lungo si atletico ma con maggiore struttura fisica e presenza in area. Ike ha grandi doti e qualità umane e negli allenamenti dimostra sempre una forte carica agonistica. Al college in Usa è stato spesso  fermato da problemi fisici e infortuni che ne hanno condizionato l’ascesa. Oggi Ike sta bene: ha tanta disponibilità al lavoro in palestra e la Vanoli rappresenta per lui un’opportunità per rilanciare, la sua carriera oltreoceano. Anigbogu, ricordiamo, è alla sua prima esperienza sia in Europa che in Italia.

Consapevole di questo, sta cercando di ambientarsi il prima possibile, sa di essere in un ambiente totalmente nuovo, una cultura diversa, nuove abitudini dentro e fuori dal campo. Passare da Los Angeles a Cremona non è cosa da poco. Da noi si gioca un basket più fisico, tattico ed Ike non è abituato.

Per la Vanoli Anigbogu deve essere l’ancora difensiva ma anche un leader in attacco. Il basket europeo richiede a tutti i giocatori in campo, compresi i lunghi, di essere sempre coinvolti ed efficaci nei giochi. Ci vuole tanta energia e convinzione senza mai arrendersi. E’ comunque un giocatore spettacolare per le sue stoppate che ha già mostrato, ma tutti ora si attendono di più come apporto concreto. Ed allora ancora un pochino di pazienza da parte di tutti in attesa che il lavoro in palestra dia i suoi benefici… ma non si aspetti troppo!!

Marco Ravara