Sabato 8 febbraio la Juvi Ferraroni sarà a Piacenza contro l'Assigeco

La Juvi Ferraroni sta attraversando un buon momento e vuole continuare ad essere protagonista. La compagine di coach Bechi ha vinto tre delle ultime quattro gare e a Cividale ha sfiorato l’impresa, cedendo amaramente proprio all’ultimo rocambolesco tap-in a fil di sirena. Sabato 8 febbraio 2025 alle 18 gli oroamaranto saranno di scena a Piacenza contro l’Assigeco che si era aggiudicata il match nella fase di andata per poi precipitare in fondo alla classifica.

Assigeco Piacenza - Juvi Ferraroni

Il sodalizio di coach Alejandro Manzo, dopo sette sconfitte consecutive, era riuscita ad espugnare clamorosamente il PalaRadi. Questa lezione è servita tanto ai cremonesi che ora non vogliono più cadere nell’errore di valutazione dell’avversario. La compagine emiliana sta cercando in tutti i modi di riagganciarsi ai play-out, dai quali, a 13 giornate dalla fine della stagione regolare, si trova in ritardo di sei lunghezze.

Per gli juvini, un’opportunità di cogliere un successo che li tiene al di sopra della zona pericolosa e, perché no, magari per risalire ulteriori posizioni. In settimana il gruppo ha lavorato bene in palestra, con attenzione e in modo sereno, senza assillo di dover giocare a ritmo intenso. Si è inserito meglio negli schemi tattici Almeida che aveva l’assoluta necessità di conoscere più specificamente i compagni sul piano tattico.

Gli avversari

Piacenza è ora un team determinato, caparbio, cambiato nella sua mentalità. Gli americani sono sicuramente più forti di qualli precedenti, Mark e Gajic, infatti sono di buon livello. Nel roster anche Gilmore, Sulijanovic, D0Almeida, Querci, Kuot Van Deng, Querci, Bonacini, Serpilli, Filoni.  La stagione è lunga con periodi di up and down, legati anche agli infortuni, ma sono inconvenienti che possono essere superati con la collaborazione di tutti.

La Juvi deve proseguire all’insegna della continuità nel tempo, perché troppe volte si è adeguata all’avversario. Si devono contenere gli sbalzi di rendimento e di ritmo all’interno della stessa gara. Nell’ultima fase, per svariati motivi, tutte le squadre, hanno bisogno di punti, per raggiungere i rispettivi obiettivi. Si gioca “con il coltello tra i denti”. Ecco pertanto l’obbligo di non sottovalutare nessun avversario sia questo d’alta o bassa fascia in graduatoria.

Marco Ravara