Vaccinazioni antiCovid, Salvini vuole proporre il «modello Lombardia» a Draghi
Ancora non si conosce il piano della campagna di massa firmato da Guido Bertolaso e Letizia Moratti, ma si hanno delle linee guida: attività 24 ore su 24, sette giorni su sette, utilizzando gli attuali drive-in tamponi, palazzetti, palestre, cinema e discoteche.
Sei minuti, circa. È questo il risultato del cronometro di Guido Bertolaso, “azionato” sabato e domenica alla Fiera di Milano in occasione della somministrazione della seconda dose del vaccino anti-Covid a oltre 2.300 volontari soccorritori lombardi (Areu, Anpas e Croce Rossa). Si è trattato di una sorta di sperimentazione effettuata per capire quante dosi possono essere inculate in un solo giorno.
Come hanno riferito sia Bertolaso, a cui è stato assegnato il compito di coordinare la campagna vaccinale lombarda, che l’assessore al Welfare Letizia Moratti, i “risultati” di questa sperimentazione verranno resi noti soltanto tra qualche giorno, quando Regione svelerà anche il proprio piano per la campagna vaccinale di massa. Eppure questo piano, che stando alle parole di Bertolaso (ma che lascia perplessi, al momento, diversi esperti) porterà alla vaccinazione di «tutti i lombardi entro giugno», è già un modello da seguire.Vaccinazioni anti Covid, Salvini vuole proporre il «modello Lombardia» a Draghi
Lo ha riferito il leader nazionale della Lega Matteo Salvini, che in vista del secondo giro di consultazioni in programma domani (9 febbraio) con il premier incaricato Mario Draghi ha affermato:
«La priorità che porteremo al tavolo del professor Draghi, mentre altri si occupano di ministeri e di poltrone, sarà soprattutto la salute. C’è un modello lombardo che è il più avanzato dal punto di vista della messa in sicurezza della popolazione e delle vaccinazioni».
Le variabili
L’obiettivo dichiarato da Bertolaso, ovviamente, dipende da diverse variabili. Una, in primis: l’arrivo di abbastanza vaccini. Cosa non del tutto scontata date le difficoltà che le case produttrici Pfizer, Moderna e AstraZeneca stanno avendo in queste settimane. Ma c’è poi anche un tema organizzativo: servono personale e location per poter fare così tanti vaccini in così pochi mesi. Anche fermandosi a una percentuale del 70 per cento circa della popolazione lombarda vaccinata (abbastanza per raggiungere l’immunità di gregge), si parla comunque di oltre centomila vaccinazioni al giorno, ogni giorno, da qui al 30 di giugno.
Fatto sta che, al momento, non è ancora dato sapere quale sia il “modello Bertolaso” che Salvini vorrebbe proporre a Draghi, dato che un piano concreto, come detto, non è stato ancora presentato.
Le linee guida
L’unica cosa che si sa è che Bertolaso vorrebbe vaccinare tutti i giorni della settimana, 24 ore su 24. Serve quindi una mobilitazione veramente importante, oltre che di personale sanitario, anche della Protezione Civile lombarda, così come di quanti più volontari e associazioni possibili. Moratti ha poi aggiunto che per le vaccinazioni di massa si vogliono utilizzare anche i drive-in dove ora vengono eseguiti i tamponi (e quelli poi dove si faranno?), oltre a spazi come il Terminal 2 di Malpensa, un hangar di Linate, palestre, cinema e discoteche. Insomma, parlare di “piano impossibile” sarebbe ingiusto, ma certo sarebbe qualcosa di enorme e mai visto prima. Speriamo.