Strade: fondi a Province in attesa dell’Autonomia | Il governatore risponde
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Le domande di questa settimana
Signor presidente, volevo complimentarmi per aver riattivato questo interessante canale di comunicazione e per aver fatto visita a Merate durante il tradizionale mercato del martedì. La mia domanda è la seguente: le nostre strade sono un gruviera e non sono degne di una regione come la Lombardia, l’ex presidente Maroni aveva cercato di regionalizzare alcune strade provinciali, a che punto è questo progetto? Grazie.
Giuseppe – Merate
Governatore Fontana, ho seguito con molto interesse la sua proposta in campagna elettorale di abbattere il casello della Tangenziale Est di Carugate. Sono un pendolare giornaliero della Est e posso confermarle che l’anacronistico aumento di oltre il 20% del pedaggio ha fatto sì che il traffico tra Agrate, Carugate, Concorezzo e Brugherio sia ormai a livelli allucinanti a causa di chi esce ad Agrate/Carugate per evitare di pagare, con dispendio di tempo, risorse economiche ed elevata fonte di inquinamento. Per contro il servizio non è minimamente migliorato, spesso la Tangenziale in orari di punta è bloccata e tocca pagare per stare in coda. Le chiedo gentilmente un aggiornamento sulle vostre iniziative che tanto sono state pubblicizzate in campagna elettorale. Ed auspico che non sia stata una “promessa da marinaio” come qualcuno ha già fatto da un quarto di secolo a questa parte. Grato se vorrà rispondere, la saluto cordialmente
Paolo – Arcore
Il governatore risponde
Le strade, insieme agli edifici scolastici, sono fra le poche competenze rimaste alle Province. Purtroppo lo Stato, dopo averle svuotate con l’intento poi bocciato dal referendum costituzionale di cancellarle, si è completamente dimenticato di loro e le ha lasciate prive di risorse; il risultato è la situazione vergognosa in cui ora versano la quasi totalità delle arterie provinciali. Siccome il mio obbiettivo è quello di decentrare, avvicinando quindi i centri decisionali ai cittadini, invece di proseguire con questo svuotamento ho deciso di lasciare alle Province la gestione delle strade, trasferendo però loro 15 milioni di euro ogni anno per consentire di riprendere ad effettuare le manutenzioni. Sono cosciente del fatto che servirebbero risorse ancora maggiori, ma sono fiducioso che il nuovo governo, come annunciato dal neo ministro delle Autonomie Erika Stefani, ci concederà il prima possibile quell’autonomia con la quale potremo migliorare, tra le altre cose, anche tutto il sistema della mobilità della nostra regione. L’imprescindibile completamento della Pedemontana consentirà di snellire il carico sull’intera rete viaria, tangenziali milanesi comprese, e favorirà l’eliminazione del pedaggio su quelle di Como e Varese. Per quanto riguarda le strade statali, è comunque sempre necessario fare riferimento ad Anas con cui abbiamo intrapreso un dialogo, finalizzato a migliorare il servizio e diminuire i costi a carico degli utenti.