Regione, Rizzoli avverte: "Roma taglia 7 milioni all'istruzione"

Duello tra il Pirellone e il Ministero della Pubblica istruzione. Nel mirino la riduzione dei fondi agli universitari, gli studenti fuori sede, quindi i tagli e gli investimenti.

Regione, Rizzoli avverte: "Roma taglia 7 milioni all'istruzione"
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Regione, Rizzoli avverte: «Roma risparmia 7 milioni di euro sulla pelle degli studenti».

Crescono gli universitari

Lancia un campanello dall’allarme Melania Rizzoli, assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro.  Lo fa in seno al Consiglio regionale, parlando della riduzione «da 23 a 16 milioni di euro in trasferimenti sull’istruzione, di fronte alla crescita di studenti universitari nella nostra Regione per un valore di 300mila unità». «Gli studenti fuori sede sono ora pari al 46% dei beneficiari delle borse di studio. E intanto il numero di studenti universitari è cresciuto fino a raggiungere il numero di 300mila unità. Dove il fabbisogno per le borse di studio cresce di anno in anno al ritmo di 9 milioni di euro è semplicemente inaccettabile che il Ministero dell’Istruzione abbia ridotto in proposito i suoi trasferimenti».

Stesse risorse per bisogni diversi

«Le risorse che ci vengono assegnate – scandisce la stessa in aula al Pirellone – sono uguali a quelle della Regione Calabria, dove invece la popolazione universitaria è pari a un sesto della nostra. Questa è un’oggettiva ingiustizia». Sempre Rizzoli rimprovera poi i mancati investimenti dello Stato centrale sull’Istruzione. «L’Italia investe in media 9.352 euro per ogni studente universitario mentre la media Ocse è pari a 13.125 euro. Stiamo parlando di miliardi di euro che ogni anno lo Stato manca di investire nel sistema universitario nazionale. Questo è il terreno sui cui si formano e acuiscono le diseguaglianze».

La ricetta lombarda per il Paese

«Se tutte le regioni italiane riuscissero ad avere un costo dei servizi analogo a quello praticato in Lombardia – afferma –, ogni anno lo Stato si troverebbe in tasca un tesoretto di 66 miliardi, cioè la somma corrispondente agli interessi che paghiamo sul nostro debito pubblico. Ben più dei 3 miliardi di euro che il Ministro Fioramonti va cercando disperatamente in questa finanziaria».

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