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Più sicurezza sui mezzi pubblici con le carrozze rosa

Il consigliere regionale Jonathan Lobati commenta la proposta provocatoria avanzata dal gruppo azzurro al Pirellone

Più sicurezza sui mezzi pubblici con le carrozze rosa
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Il problema della sicurezza sui mezzi pubblici è spesso al centro dei fatti di cronaca (aggressioni, violenze, molestie sessuali) e colpisce soprattutto le donne. Un tema che il gruppo di Forza Italia in Regione Lombardia ha voluto affrontare lanciando una proposta-provocazione: l'istituzione delle carrozze rosa - con il presidio di agenti delle Forze dell'Ordine - riservate alle donne, che possano così sentirsi sicure durante i loro viaggi in treno.

Più sicurezza sui mezzi pubblici per i nostri cittadini

"Viaggiare sui mezzi di trasporto in totale sicurezza deve essere un diritto per i nostri cittadini. Sono ancora troppi i casi di molestie e violenze, ad esempio a bordo dei treni, ma anche su bus e metro, soprattutto nelle ore serali e subite quasi sempre da donne. Per questo motivo abbiamo chiesto a Trenord di riservare, durante le ore serali con minore afflusso di viaggiatori, delle carrozze rosa ad uso esclusivo delle donne".

Così il consigliere regionale Jonathan Lobati (Forza Italia) commenta la proposta del suo gruppo in Regione che prevede, appunto, l'individuazione di carrozze presidiate e riservate alle donne o ai viaggiatori più fragili, in testa al treno, durante le ore serali. Nelle ore serali, durante le quali l'afflusso dei pendolari e, in generale, dei viaggiatori è notevolmente ridotto, aumenta infatti il rischio che si verifichino situazioni spiacevoli o aggressioni ai danni delle donne, con conseguenze ancora più gravi.

Una provocazione per porre l'attenzione su questo tema

Purtroppo i recenti fatti di cronaca sono piuttosto eloquenti: il 5 aprile si è consumato un tentativo di violenza a sfondo sessuale a bordo di un treno regionale in servizio sulla tratta Milano-Treviglio o, ancora, il 13 maggio è stato denunciato un altro episodio di molestie ai danni di una giovane donna a bordo di un treno regionale in servizio sulla tratta Milano-Chiasso.

"La nostra proposta vuole essere una provocazione, al fine di porre l'attenzione su questo tema - sottolinea Lobati -. Evitare che questi atteggiamenti si verifichino, e non semplicemente aggirarli, è ovviamente la priorità, ma per arrivarci è necessario scuotere l'opinione pubblica e stimolare un cambio culturale. Questi comportamenti sono inaccettabili e dobbiamo assolutamente evitare che finiscano nella totale indifferenza".

"Al di là delle carrozze rosa - conclude Lobati - esistono altri strumenti utili come la videosorveglianza, una migliore illuminazione alle fermate, maggior presidio da parte delle Forze dell'Ordine, campagne di sensibilizzazione".

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