La Regione Lombardia chiude il punto nascita Oglio Po
Forattini (PD): "Territorio Viadanese sempre più verso l'isolamento".
Punto nascita Oglio Po chiude.
Punto nascita Oglio Po
Game Over. La Regione ha deliberato nel pomeriggio di ieri, 28 giugno, la chiusura del punto nascita dell’ospedale Oglio Po a Casalmaggiore, entro la fine dell’anno. A niente sono serviti gli appelli, le lettere, le pressioni e gli ordini del giorno di molti consigli comunali.
"La Regione ha tirato dritto per la sua strada e, dopo anni di immobilità, ha scelto la via più semplice: quella della chiusura”, commenta la consigliera regionale del PD Antonella Forattini dopo l’approvazione della delibera regionale che sancisce la chiusura del punto nascite di Casalmaggiore, importante presidio che serve anche tutta l'area del Viadanese.
Indebolimento del presidio?
“Il territorio casalasco-viadanese è sempre più povero – commenta la consigliera – La Regione in questi anni non ha messo in campo nessuna iniziativa per rafforzare il punto nascita. Una scelta che non vorremmo fosse la premessa per un indebolimento complessivo del presidio ospedaliero dell’Oglio Po”.
L'incontro con il Presidente Fontana
Forattini e il consigliere PD di Cremona Piloni, prima della giunta e su richiesta degli assessori Gallera e Caparini, hanno partecipato a un incontro al quale ha presenziato anche il Presidente Fontana.
“Abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla chiusura del punto nascita, mettendo sul tavolo le motivazioni già sollevate, tra cui quella delle distanze dagli altri punti nascita (ben superiori a quelli dichiarati nella richiesta di deroga fatta dalla regione nel 2016) e quella che riguarda il percorso di messa in sicurezza dei punti nascita che nasce nel 2000, e non dall’altro ieri. Percorso che nel 2010 ha poi trovato ulteriore compimento con il ‘Piano Fazio’ del governo Berlusconi, votato anche dall’allora assessore lombardo leghista Bresciani. E la Lega, oggi come allora, era in maggioranza al Governo e in Lombardia, dove da allora, e soprattutto dal 2013 quando il punto nascita è sceso sotto i 500 parti l’anno, non ha messo in campo nessuna azione per risolvere la criticità creatasi”.
“Alla luce di ciò – prosegue Forattini - abbiamo però chiesto impegni ben precisi per il potenziamento dell’Ospedale, ottenendo la disponibilità sia da Fontana che dagli assessori, tra cui l’impegno specifico da parte di Caparini di collocare le risorse economiche necessarie. Quindi servizi e soldi. Inoltre abbiamo anche chiesto un tavolo più ampio che affronti quella che abbiamo definito "un’agenda" per il territorio casalasco-viadanese, con la quale mettere in campo le iniziative necessarie per risolvere le emergenze che stanno portando il territorio verso l’isolamento”.
Un progetto di rilancio
I due consiglieri, che hanno anche partecipato al presidio organizzato dal comitato e dai sindacati sotto Palazzo Lombardia, https://primacremona.it/attualita/chiusura-punto-nascite-oglio-po-domani-presidio-sotto-palazzo-lombardia/ saranno presenti sabato mattina, alle ore 10.00, all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore per una conferenza stampa.
“Ora pretendiamo che la Regione metta nero su bianco un progetto di rilancio dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore – conclude Forattini - mantenendo quanto prima gli impegni presi nell’incontro di ieri. Noi continueremo nel nostro lavoro che ha riacceso i riflettori sulle esigenze di questo territorio”.