Con due voti favorevoli, uno contrario e sette astensioni (cinque della maggioranza, due della minoranza) è stata approvata a Pianengo la mozione “sui valori della Resistenza antifascista e dei principi della Costituzione repubblicana”. Ma al voto testo la maggioranza si spacca in due.
Il testo della mozione
Similmente al provvedimento adottato a Crema, il testo chiede di adeguare le normative sulla concessione di spazio e suolo pubblico. Proponendo l’introduzione, al momento della richiesta di autorizzazione, di una dichiarazione esplicita di riconoscimento dei valori antifascisti e democratici. La mozione include due propositi ben precisi. Quello di promuovere iniziative culturali in collaborazione con le scuole e la riformulazione dei regolamenti comunali. Ma a colpire è soprattutto l’astensione di cinque uomini del sindaco Barbaglio.
Astensionismo in aula
Nonostante la mancata approvazione esplicita fra i banchi di maggioranza, per il primo cittadino Roberto Barbaglio non c’è motivo di preoccuparsi: “Con o senza astensione, siamo uno dei pochi Comuni che ha adottato questo provvedimento. L’importante è che sia passato. Non è niente di eclatante, ma un tentativo di ribadire ciò che dice la Costituzione”.
Per Aldo Serena, il consigliere che ha proposto la mozione, le cause dell’astensionismo sono da ricondurre agli eventi recenti. “La mozione è stata votata durante un periodo di forti tensioni – ha spiegato – Questo può avere indotto alcuni consiglieri ad avere dei dubbi su un testo che ribadisce solo alti concetti costituzionali in un momento in cui paiono essere stati dimenticati da troppi. Questo è un seme per ricostruire l’aderenza a quei saldi valori che ispirarono la rinascita democratica dell’Italia. Il mio impegno sarà in questi anni provare a renderla pienamente condivisa ai molti giovani della nostra maggioranza”.