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La Lombardia è una delle regioni più colpite dal Covid: ma cosa sta succedendo?

A chiederselo è il consigliere regionale del Pd, Matteo Piloni.

La Lombardia è una delle regioni più colpite dal Covid: ma cosa sta succedendo?
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La Lombardia continua a essere la regione più colpita da Covid-19. E ha più di qualche problema: prima le difficoltà, rimaste irrisolte, per fornire i vaccini antinfluenzali, ora la necessità di vaccinare contro il virus presto e bene.

La Lombardia una delle regioni più colpite dal Covid

Intanto, è stata collocata in zona rossa fino a fine gennaio. Ma cosa sta succedendo?

“Innanzitutto, i numeri della campagna per la vaccinazione antinfluenzale sono risibili: solo il 15,5% dei cittadini lombardi è protetto contro il malanno di stagione. In più, la Giunta lombarda deve ancora attivarsi per far avere i rimborsi a coloro che, pur avendo diritto alla gratuità, hanno dovuto rivolgersi a pagamento a strutture private – fa sapere Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd –. Poi, c’è tutta la partita delle vaccinazioni anti-Covid: siamo partiti molto a rilento, pur essendo il territorio più colpito”.

La diffusione del Covid

Ma il problema maggiore rimane la diffusione del virus in regione:

“Il cambio dell’assessore al Welfare, con l’arrivo di Letizia Moratti, non può far dimenticare quello che è accaduto: troppi errori hanno portato la Lombardia a essere una delle zone più battute dal Covid in Europa – ricorda il dem –. Non basta, ora, accusare il Governo di punire la Lombardia collocandola in zona rossa, peraltro sulla base di dati oggettivi. Piuttosto, bisognerebbe dire ai lombardi che cosa si intende fare per garantire loro la riapertura della maggior parte delle attività”.

I cittadini chiedono chiarezza

Per Piloni e il Pd è un problema di credibilità: “Come può il presidente Fontana prima bloccare l’attività didattica in presenza per le scuole superiori in nome dei dati allarmanti e poi sostenere che sia un errore avere la Lombardia in zona rossa? Fontana, con i nuovi assessori, si rimbocchi le maniche per riaprire le scuole in sicurezza e far sì che negozi, bar e ristoranti tornino alla loro attività consueta. Inoltre, si attivi per prevedere differenziazioni su base territoriale. La situazione della nostra provincia non è, oggi, paragonabile a quelle di Varese o Como. I vari Dcpm già lo prevedono. Perché la Giunta non è ancora intervenuta in questo senso?”.

I passi da fare per il Pd sono chiari: “Bisogna agire subito sul fronte del tracciamento dei contagi e delle procedure per riaprire in sicurezza le varie attività. E per questo serve un coinvolgimento maggiore di istituzioni, sindaci e Governo”, conclude Piloni.

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