Gallera se ne va a testa alta: «Nessun rimpianto. Quest’anno mi ha provato»
«Nessun rimpianto, ho sempre inteso la politica come servizio per i cittadini. Dopo mesi senza sosta, ritengo concluso il mio “turno di guardia”».
«Nessun rimpianto, ho sempre inteso la politica come servizio per i cittadini. Dopo mesi senza sosta, ritengo concluso il mio “turno di guardia”».
Gallera se ne va a testa alta
Come riporta Prima Bergamo, dopo la conferenza stampa in cui il presidente Attilio Fontana ha annunciato la sua sostituzione con Letizia Moratti, l’ormai ex assessore al Welfare Giulio Gallera ha voluto affidare al proprio profilo Facebook una breve riflessione sui mesi passati al vertice della sanità lombarda.
«Il sistema sanitario più complesso d’Italia – specifica – nel periodo peggiore della sua storia: qui è scoppiata la bomba atomica, che ha colpito la Lombardia prima di ogni altra regione del mondo occidentale».
«Insieme al presidente Fontana e alla giunta abbiamo messo in campo tutte le azioni necessarie per arginare la pandemia – continua Giulio Gallera -. Nessuno ci aveva consegnato un libretto delle istruzioni, nessuno ha indicato la strada da percorrere per sconfiggere il coronavirus. L’esperienza è stata estenuante, mi ha profondamente segnato e la porterò con me a livello umano e professionale. La nostra Regione ha dimostrato una grande reattività, rivelandosi capace di reggere un urto catastrofico. Sulla scorta di quanto accaduto nel corso della prima fase, abbiamo affrontato la seconda recrudescenza del virus in modo molto più efficace e tempestivo».
Una decisione dichiarata come condivisa
Fontana ha affermato che l’avvicendamento era stato condiviso con Gallera, «stanco da mesi di pesante lavoro». Secondo indiscrezioni riportate dalle maggiori testate nazionali, però, l’ex assessore al Welfare non si sarebbe tirato indietro senza batter ciglio, cercando di rivendicare comunque una posizione di rilievo all’interno della Giunta lombarda. Una ricostruzione che Gallera smentisce:
«Al di là delle fantasiose ricostruzioni, non ho preteso nessun altro incarico amministrativo. Quest’ultimo anno mi ha fortemente provato, il coronavirus non ha concesso alcuna tregua. Ringrazio di cuore e stringo in un grande abbraccio tutti i medici, gli infermieri, gli operatori della sanità ospedaliera e territoriale tutte le direzioni strategiche delle strutture sanitarie regionali e la direzione generale Welfare: una grande squadra che ha confermato la qualità della sanità lombarda».
Insomma, un’uscita di scena dai piani alti del Pirellone senza polemiche. Almeno per ora.
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