Materna Rivolta: l'Ufficio scolastico regionale sbugiarda i genitori e attacca il sindacato
Ma le famiglie e il loro legale rifiutano il verdetto e ricordano gli interventi di messa a norma susseguitisi dopo l'esposto presentato a ottobre.
Materna Rivolta, dopo l’Ats arriva l’ispezione dell’Ufficio scolastico regionale (Usr). Ma questa volta le notizie sono buone. L’ispettore non ha ritenuto fondata la denuncia di due genitori dopo l’incidente occorso a una bimba.
Scuola materna ancora sotto ispezione
Non c’è pace per la materna paritaria del paese. Dopo quella dell’Ats, il 6 aprile è stata la volta dell’ispezione dell’Usr. In questi giorni il verbale è stato trasmesso via e-mail a tutti i genitori e affisso in bacheca, a differenza di quello dell’Ats, sintetizzato in una comunicazione firmata dalle rappresentanti di classe. In ogni caso sia il responso della seconda visita dei sanitari sia le osservazioni degli ispettori scolastici sono positivi.
“Nessun problema di vigilanza”
«Il problema della vigilanza sui bambini, che sarebbe alla base della revoca dell’accordo con Cgil, non sussiste – prosegue il funzionario – A conferma di ciò il calendario di vigilanza predisposto dal coordinatore didattico (suor Monica Previtali ndr) in cui emerge chiaramente che il rapporto insegnante/bambini è sempre di 1 a 18».
Attacco alla Cgil
L’ispettore va oltre e attacca il sindacato.
«Da quanto ho potuto verificare, non vi è alcuna fondatezza rispetto agli elementi di criticità espressi dai due genitori – si rimarca – I dettami della legge 62/2000 sono pienamente rispettati, idem per quanto previsto dal contratto collettivo Fism. Forse sarebbe opportuno coinvolgere nei momenti di confronto anche altre sigle sindacali, per poter creare un dibattito produttivo e stimolante anziché alimentare nelle famiglie preoccupazioni che non sono assolutamente realistiche».
Indignati avvocato e genitori
«Difficile parlare di infondatezza se dopo la denuncia il gazebo che ha ferito la bimba è stato messo in sicurezza – ha detto Natascia Guarna – Se i 60 euro di anticipo della mensa sono stati restituiti o se sono arrivate insegnanti di sostegno che prima non c’erano. Spariti i bicchieri vetro, sostituiti i rubinetti, sistemato l’impianto elettrico. Per non parlare del cibo scaduto… Sono felice che la denuncia sia servita. Lo stesso giorno e la stessa ora eravamo a colloquio a Milano con la dirigente dell’Ufficio scuole non statali e paritarie. L’ispezione non l’abbiamo richiesta noi e c’è stato un giorno di preavviso». Pesantissime le parole del legale, che ha parlato di scarsa conoscenza delle normative applicate alla scuola.
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