ECONOMIA

Nel 2024 in leggera crescita l'export della Lombardia, ma preoccupa la provincia di Cremona

Gerry Denti, coordinatore UIL Cremona: "Un 3,1% in meno nel dato dell’esportazione, inizia a essere un campanello della crisi"

Nel 2024 in leggera crescita l'export della Lombardia, ma preoccupa la provincia di Cremona
Pubblicato:

Nel 2024 l'export della Lombardia è in leggera crescita, ma sono molte le criticità previste per il 2025. Preoccupa la provincia di Cremona.

Export Lombardia

Nel contesto economico attuale, nel 2024 l’export lombardo ha registrato una crescita contenuta, con incrementi minimi nel secondo e terzo trimestre (+0,1% e +1,4%, rispettivamente). Tuttavia, le prospettive per il prossimo anno sono preoccupanti. Secondo l’analisi della UIL Lombardia, le nuove tensioni commerciali internazionali, in particolare quelle legate ai dazi doganali, potrebbero avere un impatto negativo significativo sull'economia regionale, aggravando ulteriormente la situazione.

Analisi regionale

L’analisi regionale evidenzia un andamento diversificato tra le province. Milano, Brescia e Bergamo continuano a essere le principali forze trainanti, con rispettivamente 16,8 miliardi, 8,2 miliardi e 6,9 miliardi di euro di esportazioni. Tuttavia, altre province, come Varese e Lecco, stanno vivendo difficoltà dovute alla crisi del settore metallurgico e alla contrazione della domanda estera. Cremona, in particolare, sta vivendo una contrazione del 3,1% nelle sue esportazioni, un dato che preoccupa e che potrebbe essere il segnale di un rallentamento economico ancora più grave se non affrontato con politiche mirate.

Il rischio di una guerra commerciale con gli USA

Una delle principali preoccupazioni espressa dai sindacati e dalle istituzioni lombarde riguarda il possibile aggravarsi della guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa. Le esportazioni lombarde, infatti, hanno visto una crescita significativa verso gli Stati Uniti (+3,2%), ma con l'introduzione di nuove tariffe doganali, le imprese locali potrebbero subire contraccolpi severi, soprattutto nei settori dei macchinari, dell’automotive e della chimica.

Il Segretario UIL Lombardia, Salvatore Monteduro, ha sottolineato come le politiche di protezione delle aziende lombarde siano ormai urgenti. "Serve un piano strategico per rendere il sistema industriale lombardo più resiliente", ha affermato, chiedendo azioni concrete per supportare le imprese in difficoltà.

La situazione a Cremona

Gerry Denti, Coordinatore UIL Cremona, ha espresso preoccupazione per la situazione della provincia, dove il rallentamento dell'export potrebbe segnare l’inizio di una crisi più profonda.

"La differenza che si riscontra nella nostra provincia ci preoccupa molto. Un 3,1%% in meno nel dato dell’esportazione, inizia a essere un campanello della crisi e ci da la misura di come il rallentamento sia qualcosa su cui si deve intervenire immediatamente per evitare che la crisi diventi insostenibile", ha dichiarato Denti.

"Non dimentichiamo il costo energetico che aumenta sempre più e i dazi che gli USA intendono mettere sull’Europa. Crediamo che diversi temi sul tavolo debbano essere approfonditi e condivisi per concretizzare una incisiva politica attiva per il lavoro rilanciando un Piano Industriale Europeo. La Lombardia deve osare nei confronti del Governo e dell’Europa. Mi auguro che si ascoltino le persone. Noi insistiamo sulla contrattazione di secondo livello (di sito, di filiera, di ambito) ancora oggi applicata in minima parte, al contrasto del lavoro povero e al precariato, attraverso un welfare aziendale che includa anche un sostegno all’abitare che sta mettendo in crisi il settore privato come quello pubblico, e senza il pubblico il privato non sta in piedi", ha concluso il coordinatore UIL Cremona.

Le proposte

In risposta a queste sfide, le istituzioni e i sindacati locali chiedono un’azione coordinata per tutelare le imprese e favorire la resilienza del sistema economico. Le proposte includono un rafforzamento della politica industriale europea, l’espansione delle esportazioni verso nuovi mercati, come l’Asia e il Medio Oriente, e investimenti mirati in innovazione e sostenibilità. Per Cremona, l’urgenza di attuare politiche economiche che sostengano la produzione e l’occupazione è cruciale, per evitare che il rallentamento delle esportazioni diventi una crisi irreversibile.

I dati provinciali

Provincia 1° Trim 2024 2° Trim 2024 3° Trim 2024 Totale 2024
Differenza rispetto 2023 (%)
Milano -2,6 -2,1 0,1 -1,5 -3
Brescia -8,6 -1,2 -1,5 -3,8 -6,2
Bergamo -5,8 -1,6 3 -1,5 -2,8
Varese 0,3 -4,8 -15,3 -6,6 -10,4
Como -4,9 0,6 16,4 4 5,2
Cremona -8,4 -0,3 3,4 -1,7 -3,1
Lecco -7,3 -0,5 3,8 -1,3 -2,5
Lodi 14,3 17,6 14,1 15,3 10,7
Mantova -5,5 0,5 3 -0,7 -1,9
Monza e Brianza -0,1 9,9 6,7 5,5 4,2
Pavia 0,5 2,3 7,9 3,6 2,1
Sondrio -0,5 2,5 7 3 1,8
Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali