Esplosione costi energia, bollette quadruplicate per le aziende: situazione insostenibile
Nella campagna cremonese le imprese agricole, gli allevamenti e gli agriturismi si sono visti recapitare in queste settimane importi pesantissimi.
La denuncia di Coldiretti Cremona: con l'esplosione dei costi dell'energia, la situazione sta diventando insostenibile per aziende e cittadini.
Esplosione costi energia
L’esplosione dei costi dell’energia sta mettendo in ginocchio aziende e consumatori. Nella campagna cremonese le imprese agricole, gli allevamenti e gli agriturismi si sono visti recapitare in queste settimane importi pesantissimi, con bollette in alcuni casi addirittura quadruplicate, per soddisfare gli stessi bisogni energetici.
L’esplosione dei costi di luce e gas si riversa a valanga su tutta la filiera agricola in un contesto già difficile a causa della siccità e degli eventi estremi che hanno danneggiato la produzione agricola, gravando ulteriormente sui bilanci già penalizzate degli agricoltori.
A denunciarlo è Coldiretti Cremona che torna a sottolineare la necessità di misure urgenti per contrastare i rincari sull’energia che stanno avendo un impatto devastante sui prezzi finali, mettendo in ginocchio aziende e consumatori.
“Come avviene per le famiglie, anche le azienda agricole, come l’intera filiera alimentare, si ritrovano duramente colpite dall’aumento dei costi” denuncia Coldiretti Cremona.
Gli aumenti dei costi in agricoltura
Più di un’azienda agricola su 10 (il 13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività - prosegue Coldiretti Cremona - ma ben oltre un terzo del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura, evidenzia la Coldiretti, si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.
Nel sistema agricolo - evidenzia Coldiretti Cremona - i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre tra i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Il comparto alimentare richiede invece ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro. Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione.
"Intervenire subito"
“Così non possiamo andare avanti. Non c’è tempo da perdere – conclude Coldiretti Cremona –, bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia a famiglie e imprese che mettono a rischio una filiera agroalimentare che dai campi alla tavola vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del Pil nazionale e vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio”.