ECONOMIA

Cremona in ripresa: le esportazioni segnano +1,4% nel 2025

Crescono metalli, alimentari e mezzi di trasporto, mentre il saldo commerciale rimane negativo con importazioni in aumento del 3,9%

Cremona in ripresa: le esportazioni segnano +1,4% nel 2025

Nel 2025 le esportazioni cremonesi crescono dell’1,4%, spinte da metalli, chimici, alimentari e mezzi di trasporto. Il saldo commerciale rimane negativo, con importazioni in aumento del 3,9%.

Export italiano

L’export italiano, secondo i dati Istat, ha continuato la sua crescita nel 2025, chiudendo il periodo gennaio-settembre con un solido aumento in valore del +3,6%. Questa dinamica è stata trainata principalmente dal Centro, che ha registrato un balzo del +14,3%. Anche il Nord-ovest ha segnato un progresso (+1,9%). In questo contesto, la Lombardia ha contribuito con una crescita tendenziale del +1,8%, in parte sostenuta dalle vendite di articoli farmaceutici e dalla performance positiva di province come Varese mentre si notano i contributi negativi di centri importanti come Milano.

Anche per il territorio della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia la dinamica delle esportazioni al terzo trimestre 2025 è caratterizzata da una generale ripresa. L’analisi curata dal Servizio Promozione e Informazione Economica rileva infatti una crescita dell’export pari al +3,2%, rispetto allo stesso periodo del 2024, per un ammontare di 14.691 MLN di euro. Variazione di segno più anche per le importazioni che registrano una ripresa del +2,1%, per un ammontare di 19.131 MLN di euro, portando la bilancia commerciale in territorio negativo con un valore di -4.440 MLN di euro.

Entrando nel dettaglio, maggiore tenuta emerge per il territorio mantovano e quello cremonese, dove le esportazioni mostrano segno più, mentre segnali di rallentamento riguardano la provincia di Pavia. Nel panorama regionale, Mantova si colloca in seconda posizione, mentre Cremona e Pavia si trovano rispettivamente al quartultimo e quintultimo posto.

“I dati relativi al periodo gennaio-settembre 2025 confermano una certa tenuta complessiva delle esportazioni, nonostante la persistente debolezza del commercio mondiale e le difficoltà economiche globali”, sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, Gian Domenico Auricchio. “A livello territoriale, Mantova e Cremona si distinguono per risultati positivi, mentre Pavia vede ancora una performance negativa. Nel complesso, comunque, la somma dei dati dei tre territori rimane positiva, dimostrando la solidità del nostro sistema produttivo anche in un periodo caratterizzato da sfide economiche e geopolitiche. L’incertezza internazionale continua a pesare sul commercio, con una crescente volatilità dei tassi di cambio e le Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Cremona-Mantova-Pavia Sedi operative difficoltà legate ai mercati energetici e alle tensioni geopolitiche.

Gian Domenico Auricchio

In questo contesto, le previsioni restano difficili. È fondamentale che le aziende mantengano il loro impegno in innovazione, diversificazione dei mercati e miglioramento dell’efficienza, elementi che risultano cruciali per navigare un panorama internazionale sempre più imprevedibile.

In un quadro economico come quello attuale è essenziale che le politiche pubbliche continuino a sostenere il nostro sistema produttivo, offrendo misure stabili e mirate che rafforzino la capacità delle imprese di affrontare gli shock esterni e di continuare a competere sui mercati globali”.

I dati della provincia di Cremona

Relativamente alla provincia di Cremona, le esportazioni vedono una ripresa del +1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al 30 settembre 2025 le esportazioni cremonesi ammontano a quasi 4,6 MLD di euro, contro un valore di import pari a oltre 5,2 MLD di euro, anch’esso in aumento rispetto al 2024 del +3,9%. Il saldo commerciale si colloca in territorio negativo, ammontando a -635 MLN di euro.

Considerando i principali prodotti esportati, si segnalano performance positive per i metalli di base e prodotti in metallo (+1,2%), le sostanze e i prodotti chimici (+5,7%), i prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,8%), gli articoli in gomma e materie plastiche (+1,1%), i mezzi di trasporto (+22,3%) e il legno e prodotti in legno (+10,6%). Valori negativi si registrano, invece, per i macchinari (-8,9%), i prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-9%), gli apparecchi elettrici (-11,3%) e gli apparecchi elettronici e ottici (-13,7%).

Sul fronte delle importazioni, si segnalano variazioni negative per: mezzi di trasporto (-15,9%), articoli in gomma e materie plastiche (-3,4%), apparecchi elettrici (-16,3%) e prodotti delle altre attività manifatturiere (-13,5%). Al contrario, vedono una crescita i prodotti in metallo (+11,7%), le sostanze e i prodotti chimici (+4,8%), i prodotti alimentari, bevande e tabacco (+17,5%), i prodotti dell’agricoltura (+8,5%), i macchinari (+21%), i prodotti in legno e carta (+9,6%), gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali (+24%) e i prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+5,7%).

L’analisi dell’andamento delle esportazioni della provincia di Cremona per paesi di sbocco evidenzia una generale ripresa verso i principali partner europei: Spagna (+11,3%), Polonia (+3,4%), Paesi Bassi (+11,7%) Romania (+18,9%), Regno Unito (+6,6%) e Repubblica Ceca (+3,3%). Variazione positiva anche per Stati Uniti (+4,9%) Valori con segno meno emergono invece per la Germania (-3,9%), la Francia (-2,5%) e il Belgio (-11,4%).

Le importazioni vedono una ripresa da parte di Francia (+17,6%), Austria (+11%), Paesi Bassi (+5,2%), Spagna (+17%), Ungheria (+13,4%) e Belgio (+9,0%), nonché va sottolineata una consistente crescita delle importazioni da Repubblica democratica del Congo e Cina. Segno meno invece per le importazioni da Germania (-8,8%) e Polonia (-14,6%); si evidenzia inoltre una diminuzione dell’import dalla Russia.