Conad Auchan: lavoratori protestano sotto la Regione (che striglia a sua volta il Ministero)

L'assessore Rizzoli: "Non è giusto che non sappiano se il punto vendita nel quale lavorano sarà chiuso oppure no".

Conad Auchan: lavoratori protestano sotto la Regione (che striglia a sua volta il Ministero)
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“Salvezza solo a parole” secondo i lavoratori Auchan che temono di perdere il posto di lavoro. Conad non la racconterebbe giusta, lo hanno ribadito questa mattina sotto a Palazzo Lombardia.

Protesta sotto il palazzo della Regione

Lavoratori Auchan e Simply della Lombardia in piazza oggi, lunedì 23 dicembre 2019, a Milano sotto sa Palazzo Lombardia, sede della Regione, mentre a livello regionale è stato proclamato uno sciopero di 8 ore.

Natale o Halloween? 

In Lombardia oltre 2mila posti a rischio: “Ma è Natale o Halloween?”, si chiedono i lavoratori Auchan e Simply con Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Lombardia, contro il piano di riorganizzazione di Conad.

“A Natale non vogliamo regali – scrivono i lavoratori in un volantino che distribuiranno lunedì mattina – Chiediamo solo solidarietà verso la nostra lotta e che questo gruppo di migliaia di lavoratrici e lavoratori, che nonostante tutto continuano a lavorare con professionalità e impegno, non venga distrutto per sempre”.

3.100 dipendenti in Lombardia non passeranno a Conad

L’acquisizione della rete di vendita di Auchan e Sma da parte di Conad riguarda 6.600 dipendenti in Lombardia, di cui 3.100 non inclusi nel progetto di passaggio. Ben 650 sono solo nella sede di Rozzano; oltre 1.000 nei 7 ipermercati sul territorio che ancora non hanno trovato una destinazione.

“Negli ipermercati si prevede una riduzione delle superfici dei punti vendita mediamente del 30-50% – spiegano  Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Lombardia -. E questo significa un forte rischio che Conad crei una “bad company” dove abbandonare i lavoratori in esubero. Nei negozi già passati, i lavoratori stanno soffrendo per un peggioramento delle condizioni di lavoro (orari di lavoro, turni, festivi)”.

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Delegazione ricevuta dall’assessore regionale

E’ stata ricevuta dall’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli la delegazione composta da diverse sigle sindacali regionali di categoria in rappresentanza dei lavoratori delle grandi catene di distribuzione Conad e Auchan, preoccupati per gli esiti della recente acquisizione del gruppo francese da parte di Conad (Consorzio Nazionale Dettaglianti), cooperativa attiva nella grande distribuzione organizzata.

L’incontro, in concomitanza con la manifestazione dei lavoratori in Piazza Città di Lombardia, è avvenuto negli uffici dell’Assessorato coordinato da Melania Rizzoli.

“L’incontro con i lavoratori è stato molto proficuo – ha commentato l’assessore  – Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma anche il Governo faccia sentire la sua presenza: non è giusto che i dipendenti di Auchan e di Conad non sappiano se il punto vendita nel quale lavorano sarà chiuso oppure no e questo non è certo un elemento che consente di trascorrere un buon Natale a chi sta vivendo una situazione di così grave incertezza”.

Assessorato coordinato da Melania Rizzoli
Melania Rizzoli

Serve chiarezza su piano industriale

“Il Ministero dello Sviluppo Economico – ha detto l’assessore Rizzoli – si sintonizzi con i territori e con i lavoratori. Quando ci sono eventi come questo, bisogna stare tutti uniti: Regione Lombardia c’è, per contribuire a salvaguardare non solo i posti di lavoro ma anche la dignità delle persone. Chiediamo anche al Mise di esigere chiarezza sul piano industriale di Conad che, al momento, non è chiaro: i dipendenti, infatti, non sono a conoscenza di quale sarà il loro futuro”.

Necessario fare squadra come territorio, a Rozzano sono a rischio 600 posti di lavoro:

“Regione Lombardia sta già collaborando con le province e la Città metropolitana, nonché con tutti i comuni coinvolti: è necessario fare squadra come territorio – ha concluso – considerata la grande diffusione in tutta la Lombardia dei punti vendita a marchio Auchan Simply e Sma. Un’attenzione speciale merita inoltre la sede di Rozzano, dove sono a rischio, ad oggi, oltre 600 posti di lavoro”.

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