Aumento della benzina, rischio di sfondare i due euro al litro
In scadenza la clausola di salvaguardia delle accise.
Aumento benzina, ecco perché corriamo questo rischio a partire da novembre.
Aumento benzina
Il prezzo della benzina, già salito negli ultimi mesi, potrebbe continuare a crescere, tanto da tornare a sfondare la soglia dei due euro al litro. Il rischio che si torni alla critica situazione che si registrò tra il 2012 e il 2013 è reale e concreto, come spiegato in un articolo del Sole 24 Ore.
Tra costo del petrolio e accise
Le ragioni principali sono due: da un lato l’impennata del prezzo del petrolio nell’ultimo anno e mezzo, dall’altro l’imminente scadenza della cosiddetta “clausola di salvaguardia”, che bloccava l’aumento delle accise dal 2014. Essa fu introdotta quando si decise di finanziare l’Ace, l’Aiuto sulla crescita economica, una detassazione sugli investimenti, proprio attraverso le solite accise.
Rischi concreti da novembre
La clausola di salvaguardia di fatto sospendeva l’aumento “nella speranza che nel frattempo maturassero condizioni favorevoli (come un aumento del Pil e quindi del gettito di Iva e imposte sui redditi) in grado di finanziare “spontaneamente” la misura – si legge sul Sole. Ora questa clausola di salvaguardia sta per scadere e le condizioni favorevoli non sono maturate. Se nel testo iniziale della prossima Legge di bilancio non si troveranno vie d’uscita alternative, il 30 novembre l’agenzia delle Dogane dovrà varare il primo di tre aumenti consecutivi. Che entreranno in vigore il primo gennaio dei prossimi tre anni”.