Turismo in Lombardia, nel 2019 boom di presenze: a Cremona +3%
Cremona e provincia hanno fatto registrare 167.281 arrivi, con un +0,2% rispetto allo stesso periodo del 2018, e 293.792 presenze (+3%)
La Lombardia è sempre più attrattiva a livello turistico. A confermarlo sono i dati dei flussi turistici da gennaio a settembre 2019 (elaborazione Polis su dati provvisori in merito a rilevazione ISTAT): gli arrivi sono stati 14.271.798, le presenze hanno toccato quota 35.928.599. Cremona e provincia hanno fatto registrare 167.281 arrivi, con un +0,2% rispetto allo stesso periodo del 2018, e 293.792 presenze (+3%)
Turismo in Lombardia, è boom di arrivi
Numeri che certificano un vero e proprio boom del turismo lombardo, visto che rispetto allo stesso periodo del 2018 gli arrivi sono cresciuti del 5,8% e le presenze addirittura del 7,5%. Cifre in netta controtendenza rispetto alla media del dato nazionale, che vede nel Bel Paese, nel periodo gennaio-agosto 2019, un -1,6% negli arrivi e un -0,1% nelle presenze.
“I dati confermano un trend ormai consolidato – dice l’assessore regionale al Turismo, marketing territoriale e Moda, Lara Magoni -: il turismo in Lombardia è in forte crescita. Ciò che mi fa più piacere è che la crescita interessa gran parte dei territori regionali, anche se a ritmi differenti. In particolare, l’aumento netto delle presenze dimostra che la nostra regione è in grado di offrire ai visitatori un’offerta variegata, che va dalle montagne ai laghi, dalle città d’arte sino allo shopping e ai percorsi enogastronomici. Un’offerta che si abbina a una qualità dell’accoglienza di alto livello. Tutti fattori che stanno decretando il successo turistico della nostra Lombardia”.
Record a Sondrio, maglia nera a Lodi
Da un punto di vista territoriale, rispetto al medesimo periodo del 2018 Milano ha fatto registrare 6.019.586 di arrivi (+4%) e 12.434.428 di presenze (+4,5%). Ma è Sondrio a rimarcare un incremento record, con un +18,6% sul fronte arrivi (990.052) e un +23,9% nelle presenze, che si attestano a 3.724.981. In generale, da un punto di vista numerico, dopo Milano c’è Brescia, con 2.560.858 di arrivi (+5,8% rispetto al 2018) e 9.727.877 di presenze (+4,7%). A seguire, ecco Como con 1.302.452 di arrivi (+12,2%) e 3.413.658 di presenze (+11,6%); Varese con 1.032.232 di arrivi (in calo rispetto allo stesso periodo del 2018 con -0,8%) e 1.810.834 di presenze (+4,6%); Monza e Brianza con 456.237 arrivi (+12,3%) e 820.709 presenze (+10,9%); Lecco con 230.122 arrivi (+5,3%) e 638.347 presenze (+9,6%); Mantova con 270.674 arrivi (+12,3%) e 579.114 presenze (+13,2%); Pavia con 183.189 arrivi (-2,9%) e 396.524 presenze (+0,6%); Cremona con 167.281 arrivi (+0,2%) e 293.792 presenze (+3%). L’unica provincia con entrambi i dati negativi è Lodi, che ha fatto registrare un -5,6% negli arrivi (101.584) e un -7,4% nelle presenze (157.439).
Flussi turistici in estate
Interessanti anche i dati relativi ai flussi turistici dell’estate scorsa: da giugno a settembre 2019 gli arrivi in Lombardia sono aumentati rispetto allo stesso periodo del 2018 del 7,1% e del 9% per quanto concerne le presenze. Ecco i dati provinciali: Monza e Brianza arrivi +20,9%, presenze +14,1%; Sondrio +17% e +22%; Como +11,8% e +11,8%; Mantova +9,9% e +11,9%; Brescia +8,4% e +7,1%; Milano arrivi +5,2%, presenze + 8,1%; Lecco +4,8% e + 10%; Bergamo +4,7% e +6,1%; Pavia +1% e +2,6%; Cremona -2,9% e +2,6%; Varese +0,2% e +9,2%; Lodi con -7% di arrivi nel periodo estivo e -9,9% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2018.