Al Museo del Violino

Prorogata fino al 31 ottobre la mostra "I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro"

L’esposizione include anche pezzi di grande valore, tra cui due violoncelli di Matteo Goffriller e un violino di Pietro Guarneri.

Prorogata fino al 31 ottobre la mostra "I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro"
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La mostra al Museo del Vilino di Cremona "I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro" è stata  prorogata fino al 31 ottobre 2021.

"I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro": prorogata fino al 31 ottobre

La mostra I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro esposta dal 5 maggio al Museo del Violino di Cremona posticipa la data di chiusura fino al 31 ottobre 2021.

A deciderlo è stata la direzione del Museo del Violino in accordo con l'Ospedale della Pietà di Venezia, proprietario di molti degli strumenti esposti, per permettere a un pubblico sempre più ampio di godere della collezione in tutto il periodo estivo e all'inizio di quello autunnale.

Dalla riapertura dei musei a inizio maggio, in conformità alle norme anti-Covid, il Museo del Violino ha accolto numeri progressivamente crescenti di visitatori anche grazie al ricco palinsesto di eventi promosso all’interno delle sue sale e dell’Auditorium Giovanni Arvedi in aggiunta alle collezioni liutarie uniche al mondo e a iniziative come le mostre I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro e Reunion in Cremona, la Notte dei Musei e diversi Festival musicali.

L'esposizione

Curata da Fausto Cacciatori, Deborah Pase e Federico Maria Sardelli, la mostra I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro raccoglie diversi strumenti scelti da Antonio Vivaldi per le Figlie di Choro, musiciste e cantanti particolarmente dotate, abbandonate in fasce e accolte dall’Ospedale della Pietà di Venezia. L’esposizione non include solo pezzi di grande valore, tra cui due violoncelli di Matteo Goffriller e un violino di Pietro Guarneri, ma anche documenti, immagini e oggetti che permettono di ripercorrere la storia dell’Ospedale della Pietà, antica Istituzione rivolta all’assistenza dell’infanzia abbandonata e conservatorio di musica, nel quale alcune giovani talentuose venivano avviate al canto e allo studio dei vari strumenti musicali.

“Dopo diversi mesi, la riapertura del Museo del Violino è stata una grande emozione. Per noi, che viviamo della passione per la musica e per gli strumenti, è fondamentale poter accogliere nuovamente appassionati e curiosi.

Non si tratta solo di mettere a disposizione del pubblico le nostre collezioni e installazioni, ma di raccontare in prima persona il nostro patrimonio e le suggestive storie del nostro passato storico, permettendo così a tutti i visitatori di poterlo riascoltare anche attraverso esibizioni dal vivo nel nostro Auditorium Giovanni Arvedi” afferma Virginia Villa, Direttrice della Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari.

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