Il lago Maggiore cerca di ripetere il successo del ponte di Christo
L'iter autorizzativo sembra ancora lungo ma la proposta che sembrava archiviata è tornata a far parlare di sé.
Dopo il Sebino anche il lago Maggiore avrà il suo ponte galleggiante. Almeno sembra stando alle indiscrezioni di questi giorni riportate da Novara Oggi.
Passerella galleggiante dopo il Sebino
Dopo le discussioni avvenute nei mesi scorsi arriva dal Canton Ticino la notizia del progetto di un’opera simile al The Floating Piers, che colleghi i giardini botanici delle isole di Brissago con la cittadina di Ascona.
Il successo del Sebino
Va detto che sarà ben difficile bissare il successo del Sebino.
La passerella di Christo era un’intallazione artistica originale, pensata, sia nei materiali che nei colori, per il lago d’Iseo e la sua luce. Un progetto per il quale l’artista aveva combattuto per anni senza mai riuscire ad ottenere le autorizzazioni del caso.
Il floating piers, dopo anni di discussioni, iter autorizzativi e incontri per spiegare il progetto era stato un grande successo per la sua assoluta unicità e non solo il poter camminare sulle acque.
Non va dimenticato poi il tema dei costi. Erano stati sostenuti completamente da Christo. L’artista infatti non accetta finanziamenti da nessuno per poter mantenere la propria libertà e incassa grazie alla vendita dei progetti e di piccoli parti dell’opera.
Modi di costruzione e materiali per il lago Maggiore
Il progetto, sia nella tecnologia che nei materiali di costruzione, sarebbe conforme alle regole di salvaguardia ambientale e di sicurezza. Ma si starebbe aspettando ancora il completamento di tutte le autorizzazioni a procedere alla costruzione dell’opera. La passerella sarà infatti realizzata con 220mila unità galleggianti di polietilene ad alta densità. Materiale che permetterà il riciclo di quasi 500 tonnellate di plastica di scarto. La lunghezza totale della passerella, secondo le prime informazioni, sarà di circa 3 chilometri.