Eventi Cremona 2018: incanto di scatole magiche al Museo di Storia Naturale
La mostra su strumenti ed alchimie per creare immagini nella quale saranno esposte oltre ottanta macchine fotografiche che hanno fatto la storia dall’Ottocento ai nostri giorni
Eventi Cremona 2018: al Museo di Storia Naturale va in scena "Scatole magiche"
Eventi Cremona 2018: incanto di scatole magiche
Da venerdì 2 marzo e fino al 2 aprile prossimo sarà aperta al Museo di Storia Naturale di Palazzo Affaitati (via Ugolani Dati, 4) la mostra dal titolo Scatole magiche: strumenti ed alchimie per creare immagini nella quale saranno esposte oltre ottanta macchine fotografiche che hanno fatto la storia fra la fine dell’Ottocento ed i nostri giorni, accompagnate dall’esposizione di fotografie realizzate nel tempo, poste in relazione con gli strumenti utilizzati. Le macchine fotografiche sono state messe a disposizione da collezionisti cremonesi e non.
Inaugurazione
Alle 16, in Sala Puerari, Giuseppe Begarelli e Giuliano Regis, presenteranno la mostra raccontando le vicende delle scatole magiche e dei maghi che realizzano le magie. Seguirà la visita alle opere esposte. Presentata da Gli ex dell’Aselli nell’ambito del ciclo Tra scienza e fantascienza, l'esposizione è curata da Giuseppe Begarelli e Giuliano Regis ed è organizzata in collaborazione con il Comune di Cremona, l'Archivio di Stato, il Museo di Storia Naturale, ADAFA, il Gruppo Fotografico Cremonese, BFI Adafa. L'ingresso alla mostra è libero.
Camere oscure che arrivano da lontano
Sebbene l’idea di una ”camera oscura” sia molto lontana nel tempo, partendo dall’osservazione che un soggetto illuminato può riflettere la propria immagine capovolta attraverso un foro sulla parete opposta di una stanza buia, l’aspirazione di poter fissare questa immagine su un supporto stabile, senza disegnarla, fu realizzata nel primo trentennio dell’Ottocento grazie agli esperimenti condotti da una schiera di “alchimisti” mediante prodotti chimici sensibili alla luce. Nacquero così quelle scatole magiche che fissano in breve tempo immagini dei volti o dei luoghi, poi chiamate macchine fotografiche ed i loro prodotti fotografie, figure scritte con la luce. Esse subirono costanti evoluzioni fino ai nostri tempi, diventando anche strumento tascabile di raccolta immediata di memorie con gli attuali smartphone.
Le magie della tecnologia
Le magie per realizzarsi hanno bisogno di maghi: nel tempo per gli aspetti alchemici furono chimici che hanno perfezionato i bagni di sviluppo e stampa per la fotografia tradizionale, definita ora analogica, fisici che hanno migliorato gli obiettivi di ripresa, meccanici per la parte costruttiva. Nell’ultimo ventennio, quello della fotografia digitale, sono arrivati i maghi dell’elettronica e dell’informatica con la costruzione di programmi di elaborazione dell’immagine di incredibile versatilità. Ma il mago principale è comunque il fotografo che, in base alla sua capacità e sensibilità creativa, può produrre fotografie più o meno belle, più o meno significative.