Botte, stalking e minacce di morte con un'accetta: divieto di avvicinamento per un 61enne a moglie e figli
Le vittime versavano ormai in uno stato di terrore e ansia, sentendosi continuamente controllate
Un uomo di 61 anni è stato sottoposto a una misura cautelare dal Tribunale di Cremona, che gli impone di non avvicinarsi alla sua convivente e ai loro figli, al fine di tutelare la loro sicurezza. Questa decisione è stata presa in seguito alle numerose denunce di maltrattamenti fisici e minacce che la donna ha subito da parte del convivente.
Divieto di avvicinamento alla compagna e ai figli per un 61enne violento
Accade a Crema: la situazione familiare è peggiorata negli ultimi tre anni, principalmente a causa dell'abuso di alcol da parte dell'uomo. La donna ha riferito ai Carabinieri di Crema di essere stata oggetto di ripetute aggressioni, tra cui spintoni, tirate di capelli e pugni. Inoltre, l'uomo aveva un atteggiamento offensivo e minaccioso, insultandola e umiliandola con frasi denigratorie. La situazione era talmente grave che si è arrivati persino a minacciare di morte sia la donna che i loro figli, brandendo un'accetta.
Il controllo ossessivo e geloso dell'uomo si estendeva anche agli spostamenti della donna, imponendole di comunicargli ogni suo movimento e persino di registrare le sue conversazioni in auto. Queste condotte violente e minacciose si sono ripetute nel tempo, aumentando di frequenza, e hanno provocato seri danni alla sua incolumità fisica, con lesioni che hanno richiesto cure mediche per alcuni giorni. La situazione di disagio e paura per la donna è stata aggravata dalla costante presenza di alcol nella vita dell'uomo, che ne accentuava l'aggressività. Anche dopo la fine della loro relazione, gli atti di maltrattamento non sono cessati.
In scacco
Le indagini condotte dai Carabinieri di Crema hanno confermato le dichiarazioni della vittima, acquisendo anche referti medici riguardanti le lesioni subite. Il provvedimento cautelare è stato emesso tenendo conto della gravità dei maltrattamenti inflitti, delle lesioni provocate e dello stato di ansia e preoccupazione in cui versava la donna. L'obiettivo è preservare la sua sicurezza e quella dei figli, evitando che l'uomo possa avvicinarsi ai luoghi da loro frequentati. La denuncia coraggiosa della vittima ha permesso alle forze dell'ordine di intervenire e adottare le misure necessarie. Questo caso mette in luce l'importanza della collaborazione fra le vittime e le forze dell'ordine: fondamentale per contrastare la violenza domestica.