Cremona

Violenza domestica: condannato a 8 anni e 6 mesi il mostro che terrorizzava moglie e figlie

La 32enne è stata picchiata e minacciata di morte più volte, inoltre veniva violentata sessualmente davanti alle bambine

Violenza domestica: condannato a 8 anni e 6 mesi il mostro che terrorizzava moglie e figlie
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Le diceva che era incapace e inutile, che era la rovina della sua vita e la teneva segregata in casa privandola delle sue libertà fondamentali.

L'incubo dal 2017 al 2022

È stata emessa ieri, martedì 20 giugno 2023, dal collegio dei giudici a Cremona la condanna contro un uomo di 40 anni colpevole di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Il soggetto è stato condannato a otto anni e sei mesi, è una sentenza che giunge come un raggio di speranza per la vittima, una donna coraggiosa di 32 anni, che ha dovuto affrontare un inferno di abusi e minacce.

Per quasi cinque anni, dal dicembre del 2017 al maggio del 2022, questa donna è stata costretta a subire orrori inimmaginabili. Picchiata e minacciata di morte, ha dovuto sopportare non solo la violenza fisica ma anche la tortura psicologica inflittale dal suo aggressore. Lui l'ha umiliata insultandola e sminuendola.

Le diceva che era incapace e inutile, che era la rovina della sua vita e che lei dipendeva solo da lui per il suo sostentamento. La teneva segregata in casa privandola delle sue libertà fondamentali. Le chiavi, il cellulare, i documenti: tutto era nascosto da lui come una prigione dalla quale non c'era scampo.

Violentata davanti alle figlie

E se per un attimo lei avesse osato opporsi la sua vita sarebbe stata spezzata senza pietà. Ma la violenza non si fermava qui. La vittima doveva sottostare alle richieste sessuali del suo aguzzino, subiva violenze di tipo sessuale anche in presenza delle loro due bambine di soli 10 e 4 anni.

La forza brutale con cui la costringeva, nonostante le sue resistenze fisiche e verbali, lasciava cicatrici profonde nella sua anima. E le bambine, impotenti spettatrici, provavano a intervenire gridando al padre di smetterla e alla madre di sottomettersi solo per porre fine alla violenza che le circondava.

La vittima era soggetta inoltre a continue violenze fisiche spesso motivate dalla gelosia del 40enne. La afferrava per le braccia, la strattonava, la faceva sbattere la testa contro il muro. La colpiva con pugni, calci e schiaffi, lasciando lividi sul suo corpo. Ma nonostante le ferite, lei non ha mai cercato cure mediche perché il terrore di lui era troppo grande.

Condannato a 8 anni e 6 mesi

Da quando la 32enne si è fatta forza e ha denunciato le violenze, all'uomo è stato proibito di avvicinarsi alle figlie ma qualche mese fa ci è riuscito. Non sono servite a nulla le precauzioni. Le bambine sono costrette ad andare a scuola sempre accompagnate e a utilizzare un ingresso secondario e vivono con la paura costante di essere catturate dal padre che le ha tanto terrorizzate.

Ma finalmente la giustizia è stata fatta. I giudici hanno emesso una sentenza severa in linea con la richiesta del pm. Otto anni e sei mesi di carcere sono la punizione che dovrà affrontare il violento per i suoi crimini. Ma la condanna non si ferma qui. Sarà anche tenuto a risarcire economicamente i danni causati alla sua ex moglie.

Questo verdetto vuole segnare un messaggio molto chiaro, i violenti non possono e non devono rimanere impuniti. Dobbiamo continuare a combattere per proteggere le vittime e per dare loro il coraggio di alzare la voce e garantire sempre che la giustizia sia fatta.

 

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