Vaccini anti Covid, dopo Ema anche Aifa autorizza AstraZeneca
Sarà il terzo vaccino contro il virus: fondamentale per la Fase 2 della campagna di somministrazione. Ma c'è un "problema" legato all'età.
Vaccini anti Covid, ieri venerdì 29 gennaio 2021 il via libera di Ema al prodotto di AstraZeneca, oggi quello dell’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco.
Vaccini Covid, via libera Aifa ad AstraZeneca
Buone notizie sul fronte vaccini: anche l’Aifa ha autorizzato l’uso in Italia del vaccino prodotto da AstraZeneca. Un passo che tutti aspettavano con ansia in quanto fondamentale visto quanto l’Italia ha puntato sulla partnership fra la multinazionale e Oxford.
A differenza di Pfizer e Moderna, infatti, il vaccino AstraZeneca non richiede temperature estreme per lo stoccaggio e può essere conservato a normali temperature da frigorifero, tra -2 e -8 gradi, quindi ideali per gli ambulatoti medici, le farmacie e le strutture convertite o temporanee per la campagna vaccinale.
Un approccio diverso
Mentre Pfizer e Moderna hanno puntato sulla tecnologia innovativa dell’mRNA messaggero, AstraZeneca si basa su una tecnica più “tradizionale”: un vettore virale di scimpanzé basato su una versione indebolita di un comune virus del raffreddore, che contiene il materiale genetico della proteina spike del virus Sars-Cov-2. Una volta venuto a contatto col vaccino e con la proteina, il sistema immunitario reagisce producendo la reazione anticorpale che proteggerà dal Covid.
Efficacia e il “problema” dell’età
L’efficacia stimata dall’Ema per il vaccino AstraZeneca è del 70,3%, più bassa di quella dei concorrenti.
Mancano però, ha evidenziato Ema, dati certi sull’efficacia negli over 55, proprio quella fascia di popolazione che dovrebbe essere vaccinata per prima nella Fase 2.
L’Aifa ha dunque autorizzato la somministrazione per gli over 18 raccomandando però “l’utilizzo preferenziale” sui soggetti di età inferiore ai 55 anni. Se questo comporterà una modifica dei programmi lo si saprà solo nei prossimi giorni.