Cronaca

Un gesto folle nell’ambulatorio: medico aggredito davanti ai pazienti

Il dottor Cassarà colpito al volto da uno sconosciuto: indagini in corso per chiarire la dinamica e identificare l’aggressore

Un gesto folle nell’ambulatorio: medico aggredito davanti ai pazienti
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Nel tardo pomeriggio di giovedì 10 luglio 2025, a Rivolta d’Adda, la tranquillità di un ambulatorio medico della zona sud è stata stravolta da un gesto improvviso e inspiegabile.

Aggressione

Un episodio di violenza ha turbato la quiete dell’ambulatorio medico di via Arti e Mestieri, nella zona commerciale a sud del paese. Intorno alle 18:30, un uomo ha aggredito il dottor Emanuele Cassarà, colpendolo al volto sotto gli occhi dei pazienti.

Secondo quanto emerso, il medico stava gestendo una giornata particolarmente intensa, dovuta all’assenza di un collega di cui stava seguendo temporaneamente i pazienti. Mentre si apprestava a chiamare il successivo, un uomo è entrato nello studio senza preavviso e lo ha colpito con due pugni alla mandibola, facendolo cadere a terra.

L’aggressione è avvenuta in silenzio, senza alcuna parola, davanti ad almeno sette persone presenti in sala d’attesa. Il dottore è stato soccorso immediatamente e ha ricevuto le prime cure, visibilmente scosso dall’accaduto.

Non era un paziente

Il medico ha riferito di non aver mai visto prima l’uomo, e di non aver avuto alcun contatto con lui. Le testimonianze raccolte hanno chiarito che si trattava dell’accompagnatore di una paziente, in cura presso il collega assente.

L’uomo, residente ad Agnadello, era in sala d’attesa da tempo insieme alla moglie. L’ambulatorio, che alterna accessi su appuntamento e ingressi liberi, ha probabilmente generato confusione nei turni. Pare che l’aggressore, infastidito dall’attesa, abbia frainteso le modalità di accesso e reagito con violenza nel momento in cui il medico si è affacciato per proseguire le visite.

Indagini in corso

Il dottor Cassarà ha sporto denuncia per percosse, formalizzata l’11 luglio 2025 ai Carabinieri di Rivolta, che hanno avviato le indagini. Gli inquirenti stanno visionando i filmati di sorveglianza per ricostruire l’intera dinamica e identificare con precisione l’aggressore.