Un attestato di merito al maresciallo Ivan Marotta
Il maresciallo Maggiore ora andrà a Crema nel Nucleo Operativo e Radiomobile.
Un attestato di merito al maresciallo Maggiore Ivan Marotta, che lascia la stazione di Pandino per andare a Crema nel Nucleo Operativo e Radiomobile.
Un attestato di merito al maresciallo Marotta
Dieci esatti di servizio nella stazione di Pandino come vicecomandante dove si è occupato con costanza, serietà e disponibilità dei problemi dei Comuni di Spino d’Adda, Dovera, Trescore Cremasco, Palazzo Pignano, Pandino e anche della piccola Monte Cremasco, dove ha lasciato il segno nei cuori della gente e dell’Amministrazione. E’ per questo che martedì sera, prima del Consiglio comunale, il sindaco Giuseppe Lupo Stanghellini, insieme alla Giunta e ai consiglieri, ha deciso di consegnargli un attestato speciale, di ringraziamento, simbolo di quanto Marotta, seppur in un paese così piccolo, abbia fatto tanto. Tutto davanti ai cittadini presenti e ai colleghi marescialli Gerardo Giordano (comandante della stazione di Pandino) e Gianluca Fiorillo, che adesso prenderà il suo posto, sul posto per sostenerlo.
“Grazie per la professionalità, la disponibilità e la serietà”
«Si ringrazia il maresciallo Maggiore Marotta per tutto il lavoro svolto in questi dieci anni nella stazione di Pandino – ha detto il primo cittadino – Con il suo impegno, la sua serietà e la sua tenacia ha combattuto e contrastato le numerose azioni criminose sul territorio. Sempre equilibrato e corretto, doti fondamentali per un carabiniere, ha saputo mediare e trovare la giusta collaborazione e intesa con la nostra comunità, operando sempre e comunque a favore della collettività, che a lui, con questo attestato, vuole esprimere un’immensa gratitudine per il servizio che ha prestato in tutti questi anni».
Da 20 anni nel Cremasco, tante le operazioni di rilievo
Marotta, 41 anni, originario di Roma, è volto noto in tutto il Cremasco da ormai 20 anni. Il suo primo incarico sul territorio, infatti, è stato nel 1998 come vicecomandante della stazione di Romanengo, fino al 2008, quando ha ottenuto il trasferimento a Pandino, mantenendo sempre lo stesso incarico, dove si è distinto, ovviamente insieme alla squadra, per operazioni importanti e significative come l’arresto dei tre rapinatori a Spino d’Adda dopo l’assalto alla banca di Credito Cooperativo nell’ottobre 2015, dove hanno ottenuto anche il plauso del Comandante Generale. L’arresto dei rapinatori che si erano finiti ostaggi a Pandino dopo l’assalto all’Unicredit nel 2013 e l’arresto di un omicida spinese, nel 2010, che appena fuori dal carcere aveva violentato un’anziana.
Sempre a disposizione della gente
Senza contare i molteplici interventi che si sono susseguiti nel corso degli anni, ma anche l’affrontare i problemi quotidiani della gente con la sua solita serietà, disponibilità, preparazione e l’immancabile ottimismo per fornire il miglior servizio alle comunità di cui si è occupato. Lavoro che non sempre finisce in prima pagina ma che sicuramente è stato apprezzato e riconosciuto da tutti.