Uccisione di Birillo: la giustificazione dell'assassino
Ecco come si è giustificato l'uomo accusato di aver sparato a Birillo.
Uccisione di Birillo: la giustificazione dell’assassino e le azioni legali
Uccisione di Birillo
Ucciso con un colpo di carabina: Birillo con le ultime forze si è trascinato fino a casa. Era un meticcio con un musetto irresistibile, un cagnolino pacifico di due anni che non creava fastidio a nessuno. Amatissimo dai suoi padroni aveva la fortuna di vivere nelle campagne di San Benedetto Po. Tutti i giorni andava a farsi i suoi giretti fra le campagne tra il Mantovano e il Cremonese e poi tornava autonomamente a casa.
Le motivazioni dell’accusato
Pochi giorni fa è stata individuata la persona considerata responsabile del gesto, grazie alle indagini dei carabinieri. Arriva anche la confessione: l’uomo che ha ucciso Birillo sarebbe un vicino di casa che ha sparato quando ha visto che il cane tentava di accoppiarsi con la sua cagnolina.
Associazione Gaia Animali & Ambiente Onlus
“Quanto accaduto è un gesto di crudeltà che non deve restare impunito” ha dichiarato Edgar Meyer, presidente dell’Associazione Gaia Animali & Ambiente Onlus – oggi impegnato in Campidoglio per sostenere progetti in favore degli animali – “oltre all’inaccettabile gesto si aggiungono futili motivi che rendono il fatto ancora più intollerabile. L’Associazione Gaia presenterà denuncia per il fatto accaduto e si dichiara sin d’ora disponibile a sostenere e a dare completo appoggio alla famiglia di Birillo e alle altre associazioni che sin da subito si sono adoperate per il piccolo meticcio. Proprio in questi giorni i legali dell’Associazione Avv.ti Erika Delbianco e Francesca Bettocchi stanno ultimando la querela che depositeranno a breve. Gaia Animali & Ambiente si dichiara pronta a costituirsi parte civile nel procedimento penale. Un ringraziamento alle Forze dell’Ordine che sin da subito si sono adoperate per l’individuazione del colpevole” conclude Meyer.
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