Truffa del finto carabiniere, truffata un'anziana signora nel cremonese
Grazie all'arrivo tempestivo della figlia, la quale ha poi sporto denuncia, i carabinieri sono riusciti a risalire all'identità del responsabile
È giunta al temine l'attività d'indagine svolta dai Carabinieri della stazione di Bagnolo Cremasco, i quali hanno denunciato un uomo ritenuto responsabile della truffa del finto carabiniere messa in atto nei primi giorni di gennaio.
Truffa del finto carabiniere a Bagnolo Cremasco
L'episodio riale appunto ad un giorno di inizio gennaio, in quell'occasione un'anziana donna venne contattata da un finto carabiniere che le comunicava che la figlia aveva avuto un brusco incidente e che durante l'impatto aveva investito un'anziana finita in ospedale in gravi condizioni.
Per poter rimediare al danno causato dalla figlia lei avrebbe dovuto pagare con denaro e con gioielli, così da poter scarcerare la figlia e sistemare la pratica dell’incidente. Sul posto si è poi presentato un finto carabiniere, come concordato telefonicamente, intorno alle ore 13.
Quest'ultimo aveva raggiunto la sua abitazione, entrando poi in casa per arraffare tutti i gioielli presenti poiché la donna non si trovava in possesso di soldi contanti. Nello stesso momento però, all'interno dell'abitazione è arrivata la figlia, la quale ha tempestivamente capito che si trattava di una truffa.
Il finto carabiniere si è quindi allontanato a bordo di un'auto con il malloppo e sul posto sono intervenuti i Carabinieri per raccogliere la denuncia. Subito dopo hanno avviato l'attività d'indagine per risalire all'identità del malvivente.
L'attività d'indagine
Avvalendosi delle riprese delle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private i militari sono riusciti a risalire alla targa dell'auto con cui il malviventi di era dato alla fuga. L'auto risultava noleggiata da poi giorni, acquisendo così i dati dell'uomo che aveva affittato il veicolo.
I militari hanno poi constatato che, attraverso le banche dati, quel veicolo risultava era stato utilizzato per commettere delle truffe analoghe in varie località del nord Italia. Attraverso lo scambio informativo con altri reparti dell’Arma, hanno avuto notizia che alla guida del mezzo era stato identificato un uomo, riuscendo ad acquisire una sua fotografia recente.
Successivamente i militari hanno poi creato un fascicolo fotografico e lo hanno mostrato alla vittima ed alla figlia, le quali hanno riconosciuto l'uomo come il responsabile della truffa. Per questo motivo, il responsabile con altri precedenti a suo carico, è stato denunciato.