Tragedia in montagna

"Torno per cena": l'ultimo messaggio di Sergio alla compagna prima di precipitare nel vuoto

Il giovane infermiere abitava a Casalmaggiore: ha perso la vita sabato 7 agosto durante un'escursione.

"Torno per cena": l'ultimo messaggio di Sergio alla compagna prima di precipitare nel vuoto
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Sergio Runci, infermiere 38enne residente a Casalmaggiore, lavorava nel reparto Subacuti di Viadana. Sabato 7 agosto si è incamminato sul crinale che dal monte Paitino porta al Monte Sillara quando ha perso l'equilibrio cadendo rovinosamente dallo stretto sentiero e precipitando per diverse decine di metri. Probabilmente il 38enne è morto sul colpo ma a stabilirlo sarà l'autopsia che verrà eseguita nei prossimi giorni.

Stava facendo trekking sul monte Sillara

Sergio stava facendo un'escursione sul monte Sillara, il più alto dell'appennino parmense: si trovava sul versante Toscano che è piuttosto scosceso, fattore che unito alle nuvole in alta quota potrebbe aver influito sulla sua stabilità. Era partito dai Lagoni, dove aveva lasciato l'auto prima di iniziare il suo ultimo trekking, uno dei tanti fatti durante i weekend, a piedi o in bicicletta.

"Torno per cena" l'ultimo messaggio alla compagna

Appena iniziata la sua camminata Sergio aveva scritto alla compagna, con cui viveva a Casalmaggiore, "Torno per cena". Poi di lui si erano perse le tracce. Le ricerche sono state attivate quasi subito, quando Sergio inspiegabilmente non è tornato a casa, e si sono concluse solo nel pomeriggio di ieri, mercoledì 11 agosto 2021, quando i soccorritori hanno trovato il corpo ormai senza vita del giovane infermiere amante della montagna e della natura.

L'addio commosso dei colleghi dell'Asst di Mantova

“Il nostro Sergio ha lasciato il segno per la sua professionalità, l’empatia, la disponibilità verso pazienti e colleghi”.

Così i professionisti del reparto Subacuti di Viadana ricordano Sergio Runci, l’infermiere di 38 anni che ha perso la vita durante un’escursione sull’Appennino Tosco Emiliano. Il giovane svolgeva la sua attività a Viadana da tre anni. I colleghi dell’équipe lo descrivono come una “persona squisita” e lo salutano con commozione:

“Ci mancheranno le tue battute, che permettevano di iniziare il turno con un sorriso. Adesso, Sergio, dacci una mano tu”.

ASST Mantova si stringe attorno ai familiari per questo grande dolore.

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