Torna l’allarme legionella nell’hinterland milanese
Sono stati rilevati valori critici nelle docce di due palestre a Cinisello Balsamo.
Insieme a Brescia, Bresso era stato il focolaio più problematico: torna l’allarme legionella nell’hinterland milanese, stavolta a Cinisello Balsamo.
A Cinisello allarme legionella in due palestre
Torna la preoccupazione per legionella. Questa volta l’allarme arriva da Cinisello Balsamo dove nel corso dei normali controlli all’interno delle strutture comunali, edifici scolastici e sedi pubbliche sono stati rilevati valori critici nelle docce di due palestre. A comunicarlo è stata la stessa amministrazione comunale che ha informato i cittadini con una nota diffusa nella giornata di ieri. ECCO COME SI MUOVERA’ L’EX ASL: CONTINUA
L’epidemia estiva
Nei mesi scorsi l’allarme legionella ha interessato un po’ tutte le province lombarde, compresa quella di Monza e Brianza dove sono state due le persone colpite dalla malattia e ricoverate in gravi condizioni all’ospedale di Desio.
Poi c’è stata la drammatica vicenda di Antonio Mandelli, 82 anni, storico e conosciutissimo titolare della Trattoria La Cava di Cernusco Lombardone, nel Meratese.
A cui si sommano i due pazienti ricoverati per polmonite da legionella a Monza: un 29enne bresciano e un 43enne proveniente dall’ospedale di Mantova.
Ma un caso di legionella si è registrato anche all’ospedale di Abbiategrasso, nel Milanese, anche se la situazione si è poi risolta positivamente. Ancor prima dell’emergenza regionale, epilogo ferale invece a fine agosto per un anziano milanese in vacanza in Trentino.
A Bresso si cerca ancora il “colpevole”
Non si sa ancora quali siano state le fonti di diffusione del terribile batterio della legionellosi, che ha causato il decesso di 5 persone e il contagio di altre 47a Bresso. La buona notizia è che dal 31 luglio non ci sono stati altri contagiati.
I casi a Brescia
A Brescia il caso delle torri di raffreddamento è stato tra quelli più eclatanti a fine estate. POTETE LEGGERE TUTTI GLI ARTICOLI SU BRESCIASETTEGIORNI, mentre qui trovate la LA MAPPA INTERATTIVA in cui si trovano le tre aziende da cui si sarebbe diffusa l’epidemia.