Tentato furto su un camion sventato dai Carabinieri ad Agnadello: i ladri fuggono nei campi, abbandonando un furgone e un’auto rubati poco prima. I veicoli sono stati recuperati, proseguono le indagini per rintracciare i responsabili.
Tentato furto ad Agnadello
Un’azione tempestiva dei Carabinieri ha impedito un furto ai danni di un camion parcheggiato in un’area logistica di Agnadello. È successo nella notte tra il 23 e il 24 luglio 2025, quando una pattuglia della Stazione di Rivolta d’Adda ha notato movimenti sospetti vicino a un deposito lungo la SP 472.
Era circa l’1.30 quando i militari, durante il consueto pattugliamento, hanno visto due individui incappucciati intenti a tagliare i sigilli di un container carico di detersivi. Il mezzo pesante, fermo nel parcheggio, aveva a bordo l’autista che stava dormendo in cabina, ignaro di quanto stava accadendo a pochi metri da lui.
La fuga nei campi
L’intervento immediato dei Carabinieri ha mandato in fumo il tentativo di furto: i malviventi, colti sul fatto, si sono dati alla fuga nei campi circostanti, riuscendo a far perdere le proprie tracce. Sul posto sono subito intervenute anche le pattuglie della Radiomobile di Crema e della Stazione di Romanengo, che hanno avviato una vasta battuta per individuare i fuggitivi.
Recuperati furgone e auto rubati
Un’ora dopo, intorno alle 2.30, un’altra svolta: mentre perlustravano la SP 34, i Carabinieri della Radiomobile hanno notato un furgone Citroën e un’Alfa Romeo Giulietta abbandonati in un campo agricolo. Tre persone, sorprese fuori dai mezzi, si sono dileguate nella vegetazione approfittando del buio.

Le verifiche successive hanno rivelato che entrambi i veicoli erano stati rubati: il furgone nel cremasco e l’auto in provincia di Milano poche ore prima. I proprietari non avevano ancora sporto denuncia, perché ignari dei furti.
I due mezzi, verosimilmente utilizzati per il tentato furto ad Agnadello, sono stati recuperati dai militari e saranno restituiti ai legittimi proprietari una volta completati tutti gli accertamenti tecnici. Le indagini proseguono per risalire all’identità dei responsabili.