Tenta di strangolare la compagna: divieto di avvicinamento per un 22enne
Numerosi episodi di violenza fisica e psicologica, anche durante la gravidanza e in presenza della figlia.
Tenta di strangolare la compagna: divieto di avvicinamento per un 22enne indagato per maltrattamenti e lesioni.
Divieto di avvicinamento
Nella mattinata di ieri 16 ottobre 2019, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Cremona hanno notificato la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex convivente ad un ventiduenne comasco domiciliato a Cremona, indagato per maltrattamenti e lesioni.
L’attività d’indagine, condotta dai poliziotti della Sezione Reati contro la persona e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cremona, ha consentito di ricostruire compiutamente la lunga serie di episodi di violenza fisica e psicologica ai quali la donna era sottoposta dagli inizi del 2018.
Violenza fisica e psicologica
Numerosi, infatti, sono stati i violenti litigi che hanno caratterizzato la vita coniugale della coppia, concretatisi in aggressioni fisiche (tentativi di strangolamento, strattoni e calci) e verbali (mediante termini particolarmente mortificanti ed anche con minacce di morte). Litigi originati da una gelosia ossessiva dell’uomo ed aggravatisi nei primi mesi di quest’anno, allorquando la donna, esasperata e preoccupata per l’incolumità della figlia appena nata, ha deciso di interrompere la relazione. Le numerose violenze fisiche e psicologiche hanno rappresentato una costante del rapporto, anche nel corso della gravidanza. In un caso, ad esempio, la donna è stata spinta con forza nella doccia ed afferrata con violenza al collo.
Tentativo di strangolamento
L’ultimo episodio che, unitamente alla gravità di quanto già accaduto, ha determinato un’accelerazione delle attività investigative, è avvenuto il 4 ottobre scorso. In quell’occasione la donna, dopo aver subito l’ennesima aggressione con un tentativo di strangolamento da parte dell’ex compagno, si è finalmente decisa a recarsi in ospedale ed a sporgere denuncia, anche in considerazione del fatto che all’aggressione aveva assistito la figlia, disperata ed in lacrime.
Il complesso delle attività investigative svolte dai poliziotti della Squadra Mobile, quindi, ha così consentito alla Procura della Repubblica di Cremona di chiedere ed ottenere il divieto di avvicinamento, eseguito nella giornata di ieri.
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