Telecamera dell'oratorio li riprende mentre giocano a colpirla e romperla con la palla: denunciati sei giovani
Il prete ha sporto denuncia. I carabinieri, riguardando le immagini di videosorveglianza sono risaliti ai responsabili: tre sono minorenni
Un gioco fatto per passare il tempo, ma che ora gli è costato molto caro. Sei giovani, tra cui tre minorenni, sono stati denunciati per aver danneggiato la telecamera esterna dell'oratorio di Offanengo. Con una palla si erano messi a giocare a tiro al bersaglio contro la videocamera di sorveglianza per vedere chi la rompesse prima. Sono stati individuati proprio dalle riprese fatte dalla telecamera prima che smettesse di funzionare.
Giocano con la palla a rompere la telecamera dell'oratorio: denunciati in sei
Un fatto che risale a metà dello scorso maggio, ma che ha avuto conseguenze in questi giorni al termine delle indagini dei Carabinieri di Romanengo. Sei giovani, tra cui tre minorenni, sono stati ritenuti responsabili di aver danneggiato una telecamera posta all'esterno dell'oratorio "San Giovanni Bosco" di Offanengo.
Le indagini dei carabinieri sono cominciate dopo la denuncia del parroco del Comune cremonese, nonché responsabile dell'oratorio. Il sacerdote, verificato il fatto, ha visionato le immagini registrate e ha capito che il danno era conseguenza di un “gioco” messo in atto volontariamente da alcuni giovani.
Ha visto che il giorno precedente era presente un gruppo di ragazzi, da lui conosciuti, che erano nel cortile della struttura e avevano un pallone. A turno, scagliavano delle pallonate verso la telecamera con l’obiettivo di colpirla. Dopo vari tentativi erano riusciti a centrarla e a farla uscire dalla sua sede, facendola penzolare appesa ai fili.
I militari hanno acquisito e visionato i filmati registrati prima che smettesse di funzionare, accertando che diversi ragazzi avevano partecipato al tiro al bersaglio, calciando a turno il pallone, fino a scardinarla e a danneggiarla rendendola inservibile.
Da queste immagini i militari sono riusciti a identificare i sei protagonisti, tre dei quali maggiorenni e tre minorenni, e a denunciarli alle autorità giudiziarie di Cremona e Brescia. I genitori dei tre minori sono stati convocati in caserma e sono venuti a conoscenza di quanto commesso dai figli.