Denunciata

Tamponi e Green Pass abusivi: nei guai medico di base di Cremona

Centinaia i test rapidi eseguiti in un gazebo allestito nel parcheggio di un centro commerciale.

Tamponi e Green Pass abusivi: nei guai medico di base di Cremona
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In poche parole si era allestita una struttura "fai da te" dove eseguiva test rapidi a pagamento e rilasciava certificazioni verdi senza essere in possesso di alcuna licenza ufficiale. A finire nei guai un'infermiera cuneese che operava in provincia di Savona. Sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri anche una sua assistente di Piacenza ed un medico di base di Cremona.

Faceva tamponi abusivi e rilasciava Green Pass senza licenza

Come raccontato da Prima La Riviera, la Guardia di Finanza di Savona ha smascherato un'infermiera 45enne, originaria di Cuneo, che eseguiva tamponi rapidi abusivi e rilasciava Green Pass senza licenza. La donna aveva allestito un suo gazebo privato nel parcheggio di un centro commerciale di Albenga (Savona) e lì accoglieva chiunque volesse sottoporsi ad un test nasale rapido al prezzo di 13,50 euro.

I militari della Compagnia di Albenga hanno accertato come l'operatrice sanitaria effettuasse prelievi di campioni biologici per la rilevazione di antigeni specifici per SARS-CoV-2, tramite rapid test, senza le necessarie autorizzazioni. L'infermiera aveva dato via alla sua attività illecita a partire dallo scorso 15 ottobre 2021, giorno dell'entrata in vigore del Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro.

Per poter svolgere questa attività e per il conseguente rilascio del green pass, la vigente normativa presuppone infatti il preventivo avvio di una procedura per ottenere l’autorizzazione da parte del Comune competente, nonché l’interessamento dell’Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria, l’accreditamento al “Portale T.S. – Progetto Tessera Sanitaria” ed al Portale Ligure Socio Sanitario – PoLiSS -Port.

L'infermiera aveva due complici

Le indagini svolte hanno consentito di appurare che l’infermiera operava anche in totale violazione delle norme che tutelano la privacy ed il trattamento dei dati personali. La donna, infatti, omettendo di rilasciare la prevista informativa, raccoglieva i dati sensibili dei soggetti che effettuavano il tampone e li trasmetteva alla propria assistente, una donna piacentina di 59 anni, che li processava senza averne titolo.

Quest’ultima, inoltre, per la generazione del green pass, procedeva all’inserimento dei dati al Portale T.S. in una Regione diversa da quella in cui venivano effettuati i tamponi, utilizzando, tra l’altro, abusivamente le credenziali fornite da un medico di medicina generale, una 56enne della provincia di Cremona. Centinaia i tamponi effettuati illecitamente nel comprensorio ingauno.

Tre denunciati

A fronte di queste gravi condotte, i Finanzieri, operando in stretta sinergia con i funzionari del comune di Albenga, dell’A.S.L.2 – Dipartimento di Prevenzione di Savona e dell’Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria (A.Li.Sa.), hanno sospeso l’attività abusiva e denunciato i tre soggetti coinvolti alla Procura della Repubblica di Savona.

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