Stazione di Casaletto: degrado, vandalismo e scritte volgari FOTO
Sulla porta dei vecchi servizi igienici, insulti ai ferrovieri
Sembra una stazione in disuso, quella di Casaletto Vaprio. Interessata da una situazione di incuria rimasta costante negli anni, la sua conservazione compete alle Ferrovie dello Stato, ma il massimo che i casalettesi hanno visto è stato il taglio della vegetazione.
Degrado senza fine
Non è il periodo estivo a rendere la stazione di Casaletto una località fantasma, ma lo stato critico in cui versa l’edificio. Questa volta non è l’invadenza della vegetazione a preoccupare i pendolari, ma il progressivo degradarsi del binario. Fra pavimentazioni sconnesse, calcinacci abbandonati in sala d’aspetto, schermi non funzionanti, bacheche sfasciate e mancanza di presidio, la stazione ferroviaria è ormai in balia degli eventi e del tempo.
Scritte volgari
Questa volta però, c’è qualcosa in più oltre al segno del tempo. Dei due posacenere installati a muro, uno è stato asportato o più probabilmente vandalizzato, mentre sulla porta dei vecchi servizi igienici campeggia una scritta offensiva destinata ai ferrovieri. Qualcuno si è preso la briga di essere il più volgare e discriminatorio possibile, sconfinando nell’insulto gratuito nei confronti dell’intera categoria e in generale dei meridionali. La frase non si può dire se sia particolarmente recente. Alcuni pendolari intervistati non ne erano a conoscenza, altri ne conoscevano solo una parte. La frase è infatti scritta con colori differenti, come se fosse stata eseguita a più riprese, ma sempre dalla stessa mano.
Missione recupero
Ogni volta che in Comune arrivano segnalazioni, l’Amministrazione le inoltra a «FS», ma è raro che la società ferroviaria fornisca dei validi riscontri. Utopico sperare nel pieno recupero della stazione ipotizzato a inizio mandato, quando la sindaca Ilaria Dioli provò a stipulare un contratto di comodato per riportare la stazione sotto la gestione comunale. La proposta delle Ferrovie si dimostrò oltremodo gravosa per le casse comunali e ai cittadini non restò che rassegnarsi. L’antico splendore del binario casalettese sembra solo un ricordo. Quando non solo c’era il capostazione, ma anche il manovale deputato alle manutenzioni ordinarie.