Startup cremonese dei gelati prometteva facili guadagni, ma si è rivelata una truffa
Imprenditore in manette per bancarotta fraudolenta e riciclaggio
La Guardia di Finanza di Cremona arresta un imprenditore per bancarotta fraudolenta e riciclaggio: ha promesso facili guadagni tramite un prestito obbligazionario per avviare una start-up nel campo dei gelati.
Arrestato imprenditore
Nelle prime ore di mercoledì 13 marzo 2024, le autorità hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’Amministratore Unico di una S.r.l. di Cremona dallo stesso portata al fallimento con la complicità di alcuni associati, successivamente succedutisi nel ruolo di legali rappresentanti della società.
Il tutto è avvenuto dopo aver raccolto ingenti somme, anche da privati risparmiatori, promettendo facili guadagni legati a un prestito obbligazionario sottoscritto, finalizzato all’avvio di una start-up innovativa nel campo della produzione di gelati.
Il rientro dei prestiti
L'indagine è partita da una denuncia per truffa da parte di due risparmiatori sottoscrittori del prestito obbligazionario. Dopo aver ricevuto le prime cedole di rimborso, hanno richiesto il rientro dal prestito, ottenendo solo vaghe promesse di restituzione delle somme investite, mai rispettate. Questo ha dato il via all'indagine che ha coinvolto il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Cremonese su delega della Procura della Repubblica di Cremona.
Bancarotta e riciclaggio
Durante l'attività investigativa sono stati effettuati accertamenti bancari per verificare l'origine dei fondi accreditati sui conti bancari e il loro successivo utilizzo. È emerso che, grazie a falsi aumenti di capitale e false poste di bilancio, i truffatori hanno ottenuto finanziamenti bancari per oltre 2,5 milioni di euro. La maggior parte di questi fondi è stata fraudolentemente trasferita su conti personali degli indagati e su conti intestati a una società sempre riconducibile agli stessi. Queste azioni hanno portato all'ipotesi di reati quali bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e indebita percezione di erogazioni pubbliche, dato che parte dei finanziamenti bancari ricevuti era garantita dal Mediocredito Centrale.
5 coinvolti
Dopo le indagini che hanno coinvolto complessivamente 5 persone con ruoli diversi all'interno delle società coinvolte, il G.I.P. presso il Tribunale di Cremona ha emesso il provvedimento cautelare eseguito nella giornata di ieri.